Ferita studentessa del campus cesenate

Rimini

CESENA. Fisicamente è in discrete condizioni, ma è comprensibilmente sotto shock, dopo avere visto morire accanto a lei le sue amiche. Valeria Marzara, originaria di Catanzaro e studentessa di Psicologia al Campus universitario di Cesena Cesena, si trova da qualche mese a Barcellona. E’ lì per completare i suoi studi nell’ambito del notissimo programma “Erasmus”. E’ rimasta coinvolta anche lei nel tragico incidente, avvenuto nei pressi di Tarragona, lungo l’autostrada che unisce Valencia a Barcellona, che è costato la vita a 13 ragazze, fra le quali sette italiane. Una strage di studenti universitari, tutti in Erasmus, che stavano andando a fare una gita.

Valeria, che ha 23 anni, è laureanda in Neuroscienze e Riabilitazione neuropsicologica. Da Catanzaro era venuta a studiare a Cesena, nella Scuola Psicologia e Scienze della formazione del Campus cesenate dell’Alma Mater bolognese. Grazie agli ottimi voti, aveva ottenuto una borsa Erasmus per Barcellona.

«Era a Barcellona da sei mesi - racconta Elisabetta Ladavas, referente del corso di laurea e direttrice del Centro di neuroscienze cognitive - Segue i corsi all’Università statale della città catalana. Si era trovata talmente bene lì che aveva chiesto di potere rimanere in Spagna per altri sei mesi, per fare la tesi magistrale sulla riabilitazione dei disturbi della memoria. Anche lei, come le sue amiche, era sul pullman per andare a fare una gita. Per fortuna sta bene. Ha riportato solo una contusione ad un piede ed è stata leggermente ferita da alcune schegge di vetro, che le sono state tolte. Questa mattina (ieri, ndr) l’ha sentita per telefono una nostra dottoranda, alla quale ha riferito di stare bene ma di essere scioccata perché sono morte delle sue amiche, alcune straniere ed una italiana. Valeria è una ragazza molto brava, con ottimi voti, come tutti quelli che ottengono una borsa Erasmus. All’inizio doveva fare la tesi in Neuroscienze cognitive, ma poi si era trovata talmente bene a Barcellona da voler cambiarla. E stava appunto raccogliendo i dati».

Secondo la professoressa, Valeria non dovrebbe ritornare in Italia, ma restare a Barcellona.

Intanto, poco dopo l’incidente, la studentessa è stata raggiunta al telefono anche dalla pro-rettrice per le relazioni internazionali, Alessandra Scagliarini, che ha espresso a lei e alla sua famiglia la vicinanza dell’intera comunità accademica ed il sollievo nell’apprendere delle sue non gravi condizioni di salute.

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