Rubata la corona della Madonna del Piratello

Rimini

IMOLA. Un furto che colpisce al cuore l’intera comunità imolese, quello perpetrato ieri ai danni dell’effigie della Madonna del Piratello.

Il colpo, progettato nei dettagli da professionisti, è andato a segno nel primo pomeriggio di ieri, nella fascia oraria in cui il Santuario dedicato alla Vergine resta chiuso, indicativamente fra le 12 e le 15.

Stando alle prime ricostruzioni, ad opera dei carabinieri di Imola, l’ipotesi è che i ladri possano essersi nascosti all’interno del confessionale in attesa della chiusura del luogo di culto, per poter poi agire indisturbati contando su un cospicuo lasso di tempo al riparo da “intrusioni”.

A quel punto sono riusciti a rubare le corone d’oro della Madonna del Piratello, dopo aver spaccato il vetro blindato della teca, posta sull’altare, in cui è contenuta l’effigie. Si tratta di una preziosa lamina in oro in altorilievo: per impossessarsene, fra l’altro, i balordi hanno anche danneggiato l’icona sacra.

Costernato il parroco, padre Mariano Ceresoli, che ha trovato l’amara sorpresa alla riapertura pomeridiana: «A mezzogiorno, terminata la preghiera, avevamo chiuso il santuario - racconta -. Ma intorno alle 15, quando siamo andati ad aprire di nuovo, abbiamo trovato la porta di un confessionale aperta e abbiamo scoperto il furto».

I carabinieri di Imola, al comando del capitano Gallù - presente in prima persona al sopralluogo - hanno fatto scattare la denuncia contro ignoti; la speranza è che i rilievi effettuati e altri filoni di indagine possano fornire elementi utili per individuare gli autori del furto.

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