Palpano 12enne davanti a scuola, sospesi in quattro

Rimini

RAVENNA. Bullismo a scuola: a 12 anni, punta il cutter alla gola dei compagni mentre è sul bus di ritorno a casa, e intanto appena fuori dalle Medie del paese in gruppo braccano un’altra 12enne e la palpano. In quattro finiscono sospesi per un totale di 20 giorni, ma la rabbia tra i genitori non si placa e la tensione, nell’istituto, è ormai alle stelle: il caso è finito anche l’altra sera al consiglio di classe e ora le mamme chiedono il presidio delle forze dell’ordine di fronte alle scuole.

Entrambi gli episodi risalgono alle ultime due settimane e riguardano studenti dello stesso istituto. Il primo è stato segnalato da alcuni genitori ai professori e riguardava le minacce subiti da due studenti delle Medie da parte di un loro coetaneo che, a bordo del bus diretti verso casa all’uscita di classe, avrebbe estratto dalla tasca un taglierino e li avrebbe minacciati puntando l’arma al collo dei due. Il caso è stato segnalato al preside che ora sta valutando come intervenire. Il dirigente è già invece intervenuto, con provvedimenti «sanzionatori e formativi», spiega lui stesso, sul secondo episodio segnalato dai genitori e che tanta tensione ha procurato nelle classi coinvolte. La storia è quella di una alunna di 12 anni accerchiata fuori da scuola da un gruppo di compagni, ancora una volta nei minuti di attesa del bus, e palpata. Un episodio doloroso che ha messo subito in allarme la famiglia della ragazzina i cui genitori, sotto choc, sono tornati a scuola per denunciare l’accaduto. Momenti di tensione alle stelle non sono mancati tanto che in diversi sono finiti dal preside e la questione è stata affrontata e discussa anche martedì sera nel corso del consiglio di classe. Il dirigente scolastico, al termine delle segnalazioni ricevute, è intervenuto emettendo quattro sospensioni, nei confronti di altrettanti studenti, per un totale di 20 giorni, ma anche pianificando una serie di controlli e di azioni di monitoraggio delle classi e dei ragazzini coinvolti. Il momento più temuto, da prof e genitori, rimane in quella scuola ancora quel “limbo” di tempo che passa tra l’uscita di classe e l’arrivo dell’autobus che riporta a casa gli studenti: giusto un anno fa un altro episodio sempre davanti a una scuola quando un ragazzino venne spinto alla fermata e finì investito dal mezzo riportando una brutta frattura a un piede. Anche in quel caso, i provvedimenti non si fecero attendere e il preside diede disposizione che gli studenti venissero accompagnati dagli insegnanti fino alla fermata dell’autobus. Ai genitori le misure sembrano non bastare: sono pronti a segnalare gli episodi alle forze dell’ordine e ora chiedono un presidio continuo di fronte alla scuola per contenere gli atteggiamenti violenti.

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