Ragazzini uccidono un cane con una sedia di ferro, poi scappano in bici

Rimini

RAVENNA. Un po’ per gioco, un po’ per noia hanno ucciso un povero cagnolino scaraventandogli addosso una sedia di ferro che gli ha spaccato il cranio, uccidendo quasi sul colpo. Poi quei due ragazzini - dall’età apparente di circa 11- 12 anni - sono scappati in bicicletta riuscendo a seminare il padrone del cane che li stava inseguendo. Un episodio raccapricciante, avvenuto ieri alle 13.30 in vicolo dei francesi, non lontano dalla casa di cura di San Francesco. Del caso si sta occupando ora la polizia dopo la denuncia dei proprietari della piccola Lassie, un meticcio di taglia piccola di 11 anni, sul quale ieri un veterinario ha eseguito anche l’autopsia. Un passo dovuto dal punto di vista legale ai fini della denuncia presentata in questura per uccisione di animali. Sconvolta un’intera famiglia, ma anche i vicini di casa dei signori Gibini, tutti increduli di fronte a tanta crudeltà. Stando a una prima ricostruzione sembra che i due minorenni negli ultimi giorni fossero soliti passare da vicolo dei francesi, una strada tranquilla e un po’ isolata nella prima periferia di Ravenna. Nei giorni precedenti lo stesso padrone di Lassie, Enzo Gibini, li aveva visti fermarsi vicino al cancello. Ieri sono tornati per tre volte e tutto lascia pensare che si sia trattata di un’azione addirittura premeditata. I due, infatti, si sono avvicinati al cancello - al civico 82 - portandosi dietro una sedia dal telaio in ferro, forse raccattata in un’isola ecologica poco lontana. La piccola Lassie si è avvicinata abbaiando prima di essere uccisa senza un perché.

«Li ho sentiti solo ridere - racconta Enzo - e poi c’è stato quel rumore». Era quello della sedia scaraventata dall’alto in basso con l’intento di uccidere. La caccia ai ragazzini è aperta, il reato ipotizzato è quello di uccisione di animale che l’articolo 544: “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 3 mesi a un anno e mezzo”. Ma vista l’età apparente dei due ragazzini in bicicletta potrebbero non essere nemmeno perseguibili dal punto di vista penale.

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