Ladri vandali si fanno il caffè, poi rubano snack e magliette del Sant'Ermete calcio

Rimini

SANTARCANGELO. «Ladri. Di nuovo. Quarta volta in un anno. La voglia di fare calcio è finita». Poche righe, sulla pagina Facebook, per annunciare l’ennesimo furto subito nell’arco di un anno alla sede del Sant’Ermete calcio. «Più che il danno materiale è quello morale che ci distrugge», commenta a caldo il vicepresidente della società sportiva Maurizio Molari.

I balordi hanno colpito nella notte tra martedì e mercoledì: hanno forzato la porta del magazzino e hanno portato via alcuni pacchetti di snack (patatine e cioccolata) oltre a diverse maglie delle casacche da gioco e a un fondo cassa di circa 20 euro. «Le avevo ritirate giusto ieri dalla lavanderia - aggiunge Molari -. Mi domando che interesse possano avere a portare via questo tipo di cose. Di sicuro sono ladri di galline. Le magliette al massimo possono avere un valore di 20-30 euro ma, anche a volerle rivendere, chi potrebbe essere interessato ad acquistarle? Come se non bastasse hanno creato più disordine che altro. Si sono fatti pure il caffè alla macchinetta: evidentemente non avevano fretta».

Da febbraio 2015 è già la quarta volta che i malviventi prendono di mira il centro sportivo. «Sembrano dei furti fotocopia - osserva il vicepresidente -. Fa male arrivare al campo e vedere queste cose. Poi infastidisce l’accanimento. Se devi fare il ladro fai quello e basta, non c’è bisogno di procurare ulteriori danni tanto per il gusto di farli».

Alcuni mesi fa, per tre volte, era stato rubato il pulmino (poi sempre ritrovato) del Sant’Ermete calcio. Il mezzo era stato utilizzato per commettere dei furti. Nell’ultima occasione ai danni di un’officina di Rimini dove era stata rubata una moto Mv Agusta. La potente due ruote era rimasta però incastrata nel vano posteriore tanto che toglierla era stato impossibile. Pulmino e moto, infatti, erano stati ritrovati la mattina successiva in una stradina di campagna. La faccenda aveva già esasperato i vertici della società tanto che recentemente sono state sistemate delle strutture di ferro per impedire di spostare il mezzo. «Ma qualche misura in più - chiude Molari - a questo punto dovremmo prenderla. Avevamo installato delle luci con sensore di movimento sperando che potessero servire da deterrente ma evidentemente non conta nulla».

Ieri mattina i dirigenti della società hanno sporto denuncia ai carabinieri che ora indagano sull’episodio. Il caso vuole che proprio martedì pomeriggio si è riunito a Santarcangelo il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per esaminare la situazione della sicurezza nel territorio con particolare riferimento ai furti. Il sindaco Alice Parma ha sottolineato il problema della percezione di insicurezza (avvertita soprattutto in alcune frazioni) rispetto alla effettiva commissione di reati. E anche l’analisi compiuta dalle forze dell’ordine non ha palesato alcuna situazione di allarme o di preoccupazione. Anzi. La prefettura, che ha coordinato l’incontro, fa sapere: «Per quasi tutti i reati, raffrontati per periodi omogenei dell’anno, è emersa una flessione rispetto al precedente periodo di riferimento». Dal tavolo è comunque emersa la necessità di dare impulso a un potenziamento dei sistemi di videosorveglianza e video allarme e dei collegamenti (gratuiti) con le centrali operative della polizia di Stato e dei carabinieri. I vertici provinciali delle forze di polizia hanno comunque assicurato «un ulteriore sforzo in termini di uomini e di servizi in ore serali e notturne anche in vista della prossima estate, sottolineando però l’importanza dello sviluppo dei sistemi di difesa passiva sia e di una maggiore attenzione nella custodia dei beni personali».

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