Neonato muore durante il parto

Rimini

RAVENNA. Al parto, la donna sembrava essere era arrivata senza rischi. E il battito del feto, fino a un quarto d’ora prima, era regolare. Nulla lasciava presagire il peggio. Eppure, la tragedia era dietro l’angolo. Dramma nel reparto di Ostetricia di Faenza: neonato muore durante il parto, e solo un intervento d’urgenza è riuscito a salvare la madre dal peggio. L’Ausl ha aperto immediatamente un’indagine interna: nello stesso reparto, si tratta del secondo caso in pochi mesi. Il quinto, nell’ultimo anno in provincia.

Il dramma. La tragedia risale a giovedì della scorsa settimana, ma la notizia è trapelata solo ieri. Sul caso vige ora il massimo riserbo, anche perché l’Ausl vuole vederci chiaro e per questo ha avviato i suoi accertamenti interni, ma ciò che è certo è che la puerpera - una donna italiana residente nel Faentino e già mamma - si era presentata in ospedale a Faenza per il parto, al termine di una gravidanza fino a quel momento trascorsa senza rischi. I “tracciati” del battito cardiaco del bimbo eseguiti sulla madre non avrebbero segnalato particolari anomalie: niente, insomma, faceva pensare alla tragedia. Eppure, il dramma si è consumato poco dopo. La situazione è precipitata nel momento cruciale del parto: il neonato è deceduto quasi subito e per la madre la situazione si è aggravata in poco tempo. E’ stata prima ricoverata in Rianimazione, dove è stata dichiarata fuori pericolo solo nelle ore a seguire. Fuori pericolo clinico, certo, ma ora ci vorrà molto di più perché possa autenticamente riprendersi da un simile choc.

L’indagine. Ora, però, è il momento di capire cosa sia accaduto in sala parto. Del fatto è stato subito avvisato il direttore generale dell’Ausl Romagna, Marcello Tonini, che ha fatto avviare le dovute indagini interne: a lui, i medici di Ostetricia hanno garantito che i valori di madre e bimbo erano sotto controllo e che la situazione sarebbe degenerata senza alcuna avvisaglia. Secondo la prima ricostruzione, potrebbe essersi trattato o di un distacco improvviso della placenta o di una malformazione del feto che gli esami neonatali non avrebbero messo in luce, come peraltro risulta frequente nei casi di morte perinatale.

L’episodio, vien da sé, ha comunque molto turbato la dirigenza dell’azienda sanitaria. Per quanto la letteratura medica ammetta il caso delle “morti bianche” dei neonati a ridosso del parto, vale a dire quella senza “apparente” spiegazione, i casi simili a Ravenna sono stati purtroppo svariati negli ultimi mesi.

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