Carisp Cesena, il timone a Catia Tomasetti

Rimini

CESENA. Il timone del cda della Cassa di Risparmio di Cesena sta per essere affidato ad una donna con un curriculum da capogiro. Si chiama Catia Tomasetti, ha 51 anni ed è riminese. E’ un avvocato molto quotato, che sta già facendo un’esperienza molto impegnativa alla presidenza di Acea, colosso multiutility che è un po’ l’alter ego romano di Hera, ma in scala ancora più grande.

Sarà l’assemblea dei soci della Fondazione della Cassa di Risparmio, convocata il 1° febbraio, a dovere eleggere la nuova squadra di amministratori della banca di cui ha il controllo.

Ma visto che assieme alle Fondazioni di Lugo e Faenza ha indicato pubblicamente ieri la propria preferenza per Catia Tomasetti quale nuova presidente della Carisp al posto di Tomaso Grassi l’esito pare scontato: tutte assieme le tre Fondazioni hanno infatti una quota del 66 per cento del capitale azionario della banca, che rappresenta un sostanzioso investimento del loro patrimonio. L’altro 34 per cento è detenuto da oltre 13 mila azionisti, con partecipazioni molto frazionate.

Nell’assemblea dei soci ormai alle porte si procederà, in anticipo rispetto alla scadenza naturale, a rinnovare il consiglio d’amministrazione e del collegio sindacale nell’assemblea che si terrà il 1° febbraio. Si tratta di un passo necessario per definire con una mandato pieno e di lungo respiro il piano che dovrà fare uscire la Carisp da qualche difficoltà evidenziata da Banca d’Italia dopo l’ispezione dell’anno scorso. A cominciare dall’esigenza di fare una ricapitalizzazione che ad occhio e croce potrebbe aggirarsi sui 50 milioni di euro.

In attesa dell’importante appuntamento del 1° febbraio, ci sono già alcuni orientamenti precisi. Uno è la riduzione del numero dei consiglieri dagli attuali 11 a 9. Due di loro saranno indicati dalla minoranza costituita dagli azionisti privati (così come il presidente del collegio sindacale, formato da tre componenti), mentre il grosso sarà scelto dalle Fondazioni.

Ringraziando fin d’ora gli amministratori uscenti, che hanno lavorato «in piena correttezza ed impegno, in un momento particolarmente delicato per tutto il sistema bancario italiano», le Fondazioni scoprono già le carte sull’identikit dei nuovi timonieri della banca. «Elevata professionalità ed indipendenza» sono i requisiti base che richiedono e in questa logica indicano come «possibile presidente l’avvocato Catia Tomasetti, 51 anni, di Roma, originaria del Riminese, impegnata professionalmente da diversi anni presso primari studi legali in Italia e all’estero focalizzati su tematiche societarie e bancarie. Attualmente è anche presidente di Acea Spa, una delle principali multiutility italiane con oltre 7 mila dipendenti, attiva nella gestione e nello sviluppo di reti e servizi nei settori dell’acqua, dell’energia e dell’ambiente.  L’avvocato Tomasetti - hanno scritto le Fondazioni in una nota diramata ieri - presenta tutti i necessari requisiti di professionalità richiesti dalla legge e, soprattutto, ha espresso la disponibilità ad accettare l’impegno personale e professionale di guidare la Cassa di Risparmio verso un prossimo futuro che ne salvaguardi la solidità, i valori e la funzione economica a beneficio del territorio ma in ottica di visione ampia circa le evoluzioni del mercato».

Oltre all’operazione di aumento di capitale, viene sottolineato che dell’agenda di lavoro del futuro cda farà parte la valutazione di «possibili aggregazioni, che il mercato e l’opportunità renderà importante perseguire». Anche perché «la nuova normativa impone la progressiva cessione delle quote di controllo di Carisp detenute dalle Fondazioni». Con la puntualizzazione che continueranno ad adoperarsi per «rafforzare un clima di fiducia tra correntisti, azionisti, obbligazionisti, a beneficio soprattutto delle nostre comunità».

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