Capodanno, uno show da tutto esaurito

Rimini

RIMINI. Lo chiamano il “Capodanno più lungo del mondo” e il motivo è scritto nel nome: le “danze” sono iniziate da settimane. Questa volta, però, siamo sotto data: il trentuno è domani. Impossibile resistere alla tentazione di raccontare per filo e per segno quello che già è noto, ma è bene ricordare ancora una volta, per i ritardatari. Il sindaco Andrea Gnassi dà appuntamento nella sala della giunta ed elenca un po’ tutto: i dodici capodanni in uno, dicembre che alla fine è stato destagionalizzato e regala numeri importanti grazie a mostre, presepi, piste del ghiaccio, villaggi natalizi, negozi aperti, centro storico più vivo che mai. «Ora arriva l’epicentro che parte oggi e finisce il tre dicembre con l’opera lirica» annuncia il primo cittadino.

Prima di elencare il programma, l’assessore alle attività economiche Jamil Sadegholvaad svolge il suo ruolo di servizio pubblico ricordando che fra vigili urbani (sessanta) e forze dell’ordine, «saranno centinaia gli agenti a vigilare sulla sicurezza dei “festeggianti”, mentre è in vigore l’ordinanza che vieta la vendita di “liquidi” in bottiglia.

Il presidente provinciale della Confcommercio, Gianni Indino, tranquillizza un po’ tutti: siamo pronti. «Rispetto alla catastrofe del primo anno, con i bar del centro chiusi, siamo pronti, i pubblici esercizi sono aperti su tutto il territorio. I ristoranti sono aperti e quasi tutti esauriti. Anche le discoteche sono pronte».

Già che c’è, Indino rammenta che il mondo del ballo sta lavorando con la Fiera per una rassegna dedicata al mondo della notte, a un gemellaggio con Ibiza e a una festa con tutti i migliori deejay.

E per finire Ivan Gambaccini, di Rimini Reservation, l’unico che ha il polso della situazione sul fronte arrivi e pernottamenti. «Vanno benissimo gli hotel a tre stelle che al pacchetto uniscono cenone e momento benessere: tutti esauriti dal trenta dicembre al tre gennaio. In generale l’ottanta per cento delle camere è occupato (circa 500 gli hotel aperti), c’è ancora qualche disponibilità, le chiamate sono tante, si va verso il tutto esaurito. La permanenza media è di tre o quattro giorni».

Vediamo ora il programma della festa: www.comune.rimini.it per l’elenco completo. L’ingresso è libero.

L’evento clou è in piazzale Fellini: dalle ore 21,30. Luca Carboni e i Landlord, la band riminese reduce da X Factor, conducono il pubblico verso il nuovo anno. Tra i pezzi del cantautore bolognese non mancherà “Luca lo stesso”. Allo scoccare della mezzanotte lo spettacolo dei fuochi d’artificio fra il mare d’inverno e il Grand Hotel.

Come tutti ormai sanno, la festa abbraccia la città, dal mare al centro storico. Appuntamento quindi al Teatro Galli in piazza Malatesta (dalle ore 22), con Luci sul Palco: una interpretazione di visual art che vuole ricreare il fervore artistico del teatro di ieri e di quello che sarà. Dal cantiere al Foyer il passo è breve: dalle 22 la formazione Dos propone un set che fonde la tradizionale scena disco e le più futuristiche sonorità europee.

In piazza Cavour (fino a notte fonda) “Dancefloor”, con i dj di Radio 105, Giuseppe e Ylenia.

Dalle 23 l’ala moderna del Museo, ospita un tendone da circo popolato da sfere luminose, artisti di strada, suoni della musica elettronica, mapping in 3D e dj set.

Musiche, ritmi e balli dagli Stati Uniti all’America latina per tre feste all’interno del Complesso degli Agostiniani: dalle 21,30. Sui palchi Del Barrio, Gran caribe e Wanna be Americano.

Una chicca è rappresentata dal cantiere del Fulgor (dalle 23) che si mostra al pubblico raccontando la città per fotogrammi: una carrellata di scatti e riprese che scorre sulle pareti ristrutturate delle due sale e del foyer.

Momenti di festa anche alla Domus del chirurgo, Santa Maria ad Nives. Quindi al Museo della città con il Capodanno della cultura. Mentre la Cineteca (ore 21) trasmette “Franny” con Richard Gere nei panni di un milionario filantropo. Chiudono il Circolo Milleluci con vin brulè e panettone (dopo la mezzanotte) e il Capodanno in piazza di Viserba: dalle 21,30 si balla al ritmo della disco music. E quando tutto sembra finito, l’uno e il tre gennaio si replica al Palacongressi con Madama Butterfly (a pagamento).

Elencato tutto questo papiro di proposte, Gnassi riesuma quella che alcune settimane fa era stata letta come una polemica nei confronti di Riccione: «Noi giochiamo in Champions».

Il sindaco concede una sorta di bis. «Se guardiamo Trivago e Booking, Rimini è nelle destinazioni più cliccate. Quando dicevo che giochiamo in Champions intendevo questo. Rimini se la vede con Firenze, Roma, Milano. Rimini è la motrice di tutto un sistema, ma è tutta la riviera che ce la deve fare». (altro servizio a pagina 29)

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