«Giù le mani dal polo chimico»

Rimini

RAVENNA. Protestano i lavoratori ravennati della Versalis a Milano di fronte all’Eni contro la vendita dell’azienda chimica, ma intanto Descalzi annuncia: «Venderemo la maggioranza delle quote».

Dunque, le trattative sono ancora in corso e pare non più solo in esclusiva con il fondo americano di origine iraniana Sk Capital, ma tramonta l’ipotesi che Eni voglia mantenere in Versalis una “quota di garanzia”, come era stato annunciato all’inizio delle trattative. Il numero uno di Eni, Claudio Descalzi, ha annunciato ieri che non si sa ancora quante quote verranno cedute, ma di certo si tratterà della maggioranza. Il gruppo perderebbe così la guida e il controllo e l’apprensione per i 750 lavoratori dello stabilimento ravennate crescono. Per questo, proprio ieri, molti di loro (una settantina circa) hanno partecipato al sit-in organizzato dalle segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil a San Donato Milanese, sede dell’Eni, per dire no alla cessione della prima azienda chimica italiana. «Alla manifestazione, durata tutta la mattina, eravamo circa in un migliaio. Ad attenderci, solo gli agenti in assetto antisommossa e la tensione era palpabile; d’altronde, il rischio e la preoccupazioni sono alti - spiega Massimo Marani, segretario provinciale della Filctem Cgil -. Sembra incomprensibile come una società controllata dal governo abbia scelto di abbandonare i cardini dell’industria chimica. Vendere Versalis non significa solo perdere la più grossa azienda chimica italiana: Versalis è anche la spina dorsale sulla quale poggiano anche le altre aziende chimiche italiane. Ha il monopolio delle materie prime e delle strutture: attorno a lei si addensano tutti i poli chimici italiani». Per non parlare dell’incertezza del destino dello stabilimento ravennate che anche la Regione, dopo aver convocato Eni per discutere proprio delle trattative con i fondi americani, ha definito «strategico». Alla Versalis di Ravenna lavorano in 750, ma sono in tutto 900 i lavoratori delle società Eni impegnati nel polo chimico cittadino. «In Versalis abbiamo bruciato 5,8 miliardi di euro dal 2000 - ha detto Descalzi - ora vogliamo trovare un investitore. Non si tratta di una rottamazione, vogliamo sviluppare la società. Chiediamo l’impegno ad applicare il nostro piano di investimenti per la chimica verde. Inoltre chi compra dovrà mantenere per cinque anni il perimetro aziendale e per tre anni il personale».

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