Nebbia assassina, tragedia in A14

Rimini

RAVENNA. Almeno sette incidenti avvenuti quasi in contemporanea tra la stazione di servizio Sant’Eufemia e la Romea dir, senza contare quelli lungo la viabilità ordinaria dove si era riversata parte del traffico prima che l’autostrada venisse chiusa in entrambi i sensi di marcia fino al pomeriggio. Ma è nel tratto dell’A14 bis tra lo svincolo di Fornace Zarattini e il quadrifoglio dell’Adriatica - in direzione di Ravenna - che si è verificata l’ecatombe in cui ha perso la vita Gianluca Ciuffoli, pallavolista lughese che oggi avrebbe compiuto 20 anni.

Il ragazzo era alla guida di una Toyota Yaris vecchio modello rimasta incastrata tra il camion alla sua sinistra, un’altra macchina alla sua destra e un furgone davanti. Ancora al vaglio degli agenti della Stradale la dinamica della sciagura. Da una prima ricostruzione sembra che il mezzo pesante si sia spostato nella corsia di sorpasso probabilmente per evitare l’incolonnamento in prossimità della rampa di immissione della Classicana dove si era verificata una collisione ma senza feriti; non si esclude che anche il giovane abbia compiuto la stessa manovra accorgendosi del blocco davanti a sé. Ma a quel punto è avvenuto il contatto. Sulla base dei rilievi si ipotizza che la macchina abbia sbandato (forse dopo l’urto con un altro veicolo) finendo per essere colpita, fatta ruotare su se stessa e trascinata per alcuni metri dal tir. Un impatto che non ha lasciato scampo al ragazzo.

Nella serie di tamponamenti a catena provocati dal muro di nebbia che ieri mattina aveva ridotto la visibilità a pochi metri sono rimaste ferite complessivamente 25 persone, una dozzina delle quali portate all’ospedale di Ravenna e le altre smistate tra quelli di Faenza e Lugo. Quasi tutte hanno riportato contusioni, colpi di frusta o fratture; solo uno dei pazienti ha riportato lesioni più gravi tanto che nel pomeriggio di ieri i medici ne hanno disposto il trasferimento al Bufalini di Cesena.

Una novantina i veicoli danneggiati; tra questi anche una pattuglia di Carabinieri con quattro militari a bordo che da Lugo si stavano recando ad un corso e una vettura della Pubblica assistenza. Una mattinata da tregenda quella di ieri che ha visto mobilitati tutti i mezzi di soccorso a disposizione, con gli agenti della Polstrada, gli uomini del 118 e quelli dei Vigili del fuoco costretti allo slalom tra il traffico in tilt lungo tutta la Faentina e il groviglio di lamiere sparse sulla diramazione autostradale. Un continuo via vai di ambulanze, sirene e carri attrezzi in uno scenario apocalittico lungo un nastro d’asfalto che ha tenuto imprigionate per ore centinaia di persone. (gi.ro.)

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui