Quarta corsia, iter a rilento ma il percorso non si ferma

Rimini

IMOLA. La realizzazione della quarta corsia nel tratto che va da Bologna San Lazzaro alla diramazione per Ravenna va a rilento. Annunciato nel 2010 il progetto, che prevede una serie di opere di adduzione nei territori che attraversa, il piano ha all’attivo la procedura di Valutazione di impatto ambientale e un progetto definitivo, a cui si aggiunge il percorso degli espropri i cui nominativi degli interessati sono stati identificati nella scorsa estate. Da tempo però non ci sono novità di rilievo, «se non che nell’ultimo contatto con Società Autostrade che ho avuto, qualche settimana fa, mi hanno detto che a breve partiranno le lettere di invito per la convocazione della Conferenza dei servizi» fa sapere il sindaco di Castel San Pietro Fausto Tinti.

Di infrastrutture, e presumibilmente anche di quarta corsia nel lato est del capoluogo, si parlerà anche venerdì prossimo all’assemblea pubblica di Ance Bologna, l’associazione nazionale dei costruttori edili. Tra i temi sul tavolo, oltre alla gestione del territorio in senso lato (urbanistica, ambiente ad esempio), è facile che un capitolo a parte sarà riservato al nodo infrastrutturale bolognese soprattutto dopo la bocciatura del Passante Nord. All’appello sono annunciati tra gli altri l’assessore regionale ai trasporti Raffaele Donini, il sindaco metropolitano Virginio Merola, che proporrà il Piano strategico metropolitano come sintesi per evitare la paralisi infrastrutturale del territorio, il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti e, da confermare, il ministro alle infrastrutture Graziani Delrio. Anche i consiglieri metropolitani Daniele Manca e Fausto Tinti sono invitati a partecipare. «Non credo che la scelta di non fare il Passante incida sulla quarta corsia. I tempi sono lunghi per la burocrazia, ma dalla nostra abbiamo un percorso già avviato, cosa che non era così per il Passante». Anche il suo collega di Dozza Luca Albertazzi la pensa allo stesso modo. Non è invece convinto del tutto il vicesindaco di Imola Roberto Visani, titolare alle opere pubbliche. «La mia sensazione è che la scelta di Bologna possa mettere in discussione un po’ il tutto e che quindi ci siano ricadute anche su di noi, anche se spero di sbagliarmi. Ci sono opere collegate molto importanti per noi, come il nuovo ponte sul Santerno».

Al di là dell’allargamento dell’autostrada, infatti, l’accordo stipulato tra Società autostrade, Anas, Regione, le Province di Bologna e Ravenna e i Comuni interessati, sono previsti due nuovi caselli, Dozza-Castel Guelfo e Castel Bolognese-Solarolo, il ponte sul Santerno (18 milioni), le circonvallazione di Toscanella e Osteria Grande.

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