Scontri fuori dallo stadio: tre arresti

Rimini

RIMINI. Scene di guerriglia urbana prima della partita all’esterno dello stadio. Alcuni tifosi del Teramo, privi della tessera del tifoso e quindi impossibilitati a entrare allo stadio, sono improvvisamente confluiti, attorno alle 14.30, a bordo di un paio di vetture e di un furgoncino, nell’area davanti a un bar, tradizionale ritrovo di supporter del Rimini, nella zona tra via Lagomaggio e via Pascoli. la sfilata dei rivali è stata vissuta come un affronto dai riminesi. Dallo scambio di insulti si è passati alle mani. Due gruppi contrapposti si sono affrontati per pochissimo tempo, ma dando vita a una rissa violenta e non priva di conseguenze: auto distrutte, bar danneggiato, arredi urbani divelti. L’intervento dei poliziotti, che hanno fatto ricorso anche al lancio di un lacrimogeno per disperdere i violenti, ha consentito in breve - grazie al dispositivo di ordine pubblico predisposto dal questore Maurizio Improta è stato possibile isolare l’episodio e neutralizzare i protagonisti - di bloccare in sicurezza i teramani. Diciannove in tutto, tra i quali anche dei minorenni (tutti segnalati per la rissa). Sono loro a pagare per primi i cinque minuti di follia (ma gli accertamenti della Digos sono ancora in corso e non si escludono provvedimenti “differiti”). Tre tifosi abruzzesi sono stati arrestati e un minore denunciato per possesso di “artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive”. Un altro tifoso è stato denunciato anche per resistenza a pubblico ufficiale e per rifiuto di dichiarare le proprie generalità (sono inoltre partite alcune segnalazione alla prefettura per possesso di sostanze stupefacenti per uso personale). La maggior parte dei teramani coinvolta è risultata già diffidata. Sono stati inoltre sequestrati petardi e fumogeni. Sono in corso ulteriori indagini.

Battaglia anche in società. Non sono stati soltanto gli incidenti accaduti fuori dello stadio a turbare un pomeriggio altrimenti sereno di sport, allietato da una meritata vittoria del Rimini sul terreno da gioco. Si è infatti diffusa la notizia di una nuova istanza di fallimento presentata dal titolare di una società di trasporti. L’imprenditore pretende il pagamento del corrispettivo del servizio, una somma tutto sommato non trascendentale, e si è deciso all’iniziativa giudiziaria dopo aver inutilmente tentato la via dei pignoramenti in Lega. Non è escluso che, come già avvenuto nel recente passato, il patron Fabrizio De Meis possa risolvere la questione prima dell’udienza davanti al giudice. Per i prossimi giorni, infine, è attesa la decisione del tribunale di Bologna sulla richiesta di sequestro del 30 per cento delle quote, avanzata dagli inglesi. Aspettando gli arabi.

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