San Martino, edizione da record, gli abusivi tentano di rovinare la festa

Rimini

SANTARCANGELO. La chiameranno anche “Estate di San Martino”, ma una domenica di sole come ieri è stata una benedizione per Santarcangelo. Già sabato il flusso di visitatori è stato intenso, ma è il clou di ieri che sposta il piatto della bilancia verso l’edizione dei record. Gli organizzatori stimano decine di migliaia di persone. Capitolo a parte, merita il tema abusivismo. Un tafferuglio creato da una decina di abusivi non è comunque riuscito a rovinare la festa. L’anno scorso otto vigili urbani, impegnati nei controlli di routine, vennero aggrediti dai venditori irregolari. Tanto è vero che quest’anno le forze dell’ordine hanno predisposto servizi ad hoc.

Impedire il commercio irregolare all’aperto è un po’ come svuotare il mare con un cucchiaio e quindi anche sabato e ieri la presenza dei venditori abusivi non è certo passata inosservata. Poliziotti, vigili e carabinieri hanno pattugliato le strade già da sabato e continueranno fino a mercoledì, giorno di chiusura. Gli abusivi hanno comunque cercato di stendere la loro merce tra le bancarelle ma puntualmente, alla vista delle divise, si allontanavano, salvo poi ripresentarsi da qualche altra parte. Unico momento di tensione quello di ieri mattina quando alla vista di due carabinieri, uno straniero è scappato, abbandonando il sacco con la sua mercanzia. Quando i carabinieri lo hanno raccolto per sequestrarlo si è ripresentato con i “colleghi” circa una decina, per riprendersi la merce. E a quel punto è nato un piccolo tafferuglio, con un militare ferito lievemente (tre giorni di prognosi), finito con l’arresto del venditore abusivo.

Alla fine il bilancio delle prime due giornate di fiera racconta di svariati sequestri e una decina di persone identificate.

Il “serpentone” di vetture diretto a Santarcangelo ha messo a dura prova la viabilità cittadina e anche quella di avvicinamento con lunghe file sulla via Emilia. In loco poi, esauriti i parcheggi legittimi, è andata in scena la solita sosta selvaggia. La dura legge del successo, si dirà. Ma chi non è riuscito a entrare in garage, non l’ha presa bene.

Già a partire da sabato, lunghe file si sono create sulla via Emilia, “colpa” del consueto tappo all’altezza di Santa Giustina. Il locale comitato che da tempo chiede la complanare per allontanare traffico e smog dalle proprie finestre e che ora contesta il progetto dell’amministrazione guidata da Andrea Gnassi, ha messo in scena la consueta protesta: attraversamento in fila indiana della strada sulle strisce, in modo da complicare la vita agli automobilisti. Com’è andata? Fila quasi fino a Rimini. Obiettivo raggiunto.

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