Assediato dai ladri, il paese ingaggia i vigilantes

Ravenna

RAVENNA. Sotto lo scacco dei topi d’appartamento, come del resto un po’ tutta la provincia, in paese sono corsi ai ripari. E se in qualche località, come a Marina Romea o a Santerno, i cittadini hanno avviato ronde autonome per presidiare case e strade, nella Bassa Romagna hanno ingaggiato direttamente le guardie giurate.

Accade a Maiano Monti, una frazione di Fusignano, dove da quasi un anno a questa parte i residenti hanno chiesto alla Coopservice di pattugliare le strade della borgata. «Non ci sostituiamo alle forze dell’ordine, cerchiamo piuttosto di essere un supporto a chi veste la divisa, segnalando a carabinieri e polizia eventuali situazioni, movimenti o veicoli sospetti» spiega Enrico Mafalda, tecnico commerciale per l’Emilia Romagna della società di sicurezza. Nessuna sovrapposizione con le autorità di pubblica sicurezza dunque, come da protocollo “Mille occhi sulla città”, ma uno sguardo vigile aggiuntivo in grado di monitorare la situazione anche in luoghi più defilati laddove non sempre, anche per via degli organici ridotti, le forze dell’ordine riescono a garantire una presenza continuativa dovendo coprire vaste porzioni di territorio. «Possiamo definirla vigilanza di quartiere - riprende Mafalda -. Abbiamo tarato questo servizio alla luce delle richieste dei cittadini, svolgendo un’attività che prima di tutto è preventiva. Il nostro personale effettua diversi passaggi durante le ore notturne, in orari sempre diversi da un giorno all’altro per non dare punti di riferimento ad eventuali malintenzionati. Cerchiamo di farci vedere, ad esempio sfruttando il faro brandeggiante per illuminare le aree non illuminate e restando in zona a lungo, controllando a piedi o in auto i vari edifici e le strade in modo da scoraggiare i furti». Un’esperienza pilota nel panorama ravennate che non ha tardato a dare i propri frutti: da quando il servizio è partito, infatti, a Maiano Monti non si sono registrati più furti in abitazione. Sarà una coincidenza, intanto però anche altre società del settore si stanno attrezzando per fornire servizi analoghi non solo nei paesi ma anche a Ravenna, mentre i residenti della frazione lughese, dove vivono diversi anziani, sono intenzionati a rinnovare il contratto in scadenza. «L’idea è nata nel dicembre scorso - racconta Enrico Capucci, che insieme a Gianmarco Benedetti ha chiamato a raccolta gli abitanti del paese -. In quel periodo i furti nelle zone limitrofe erano frequenti e abbiamo cercato di tutelarci, di rendere la nostra realtà più sicura. Quando siamo partiti eravamo 28 famiglie, ora siamo 35 e speriamo di coinvolgere anche altre persone. A maggio abbiamo fatto un primo bilancio rinnovando il servizio, a novembre è in programma un’altra riunione ma credo che l’esito sia scontato. In questi mesi non si sono verificati più furti nell’abitato (la zona “controllata” corrisponde alle strade principali della frazione, ndr); l’unico è avvenuto in una via più isolata dove hanno deciso di unirsi a noi. Siamo soddisfatti. E ci sentiamo più sicuri».

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