Il Comune rischia 4.5 milioni di euro

Rimini

CESENA. Il Comune forse pensava vento, ma non tempesta. E’ di oltre 4 milione e mezzo di euro la richiesta di risarcimento al giudice civile formulata dalla società Al Monte per quella che è stata da sempre definita “la madre di tutte le verande”: ovvero il contenzioso giudiziario perso dal Comune contro gli ex affittuari dello stabile del ristorante “I Gessi”. 

I più “pessimisti” tra chi calcolava il danno alle casse pubbliche all’interno di Palazzo Albornoz, ipotizzavano una richiesta danni attorno ai 3 milioni di euro. E’ invece di 4,565.786 euro (oltre agli interessi legali, che non saranno pochi) la richiesta che è stata formulata dalla società che gestiva il ristorante e che ha portato davanti al giudice il ricorso per essere stata “privata” delle verande (e quindi di tanti tavoli per lavorare correttamente) durante il contratto di locazione dello stabile formulato col Comune.
Nel mese di maggio il Comune aveva deciso di proporre estrema opposizione alla doppia sentenza avversa sul caso del ristorante “I Gessi” dato mandato agli avvocati Benedetto Ghezzi di Cesena e Federico Gualandi del Foro di Bologna per tutelarsi e cercare di riaprire il contenzioso in Cassazione.
Prima il Comune aveva perso anche il secondo round: sconfitto in Appello dopo aver perso la causa di primo grado. Prima ancora di ricorrere alla Cassazione il Comune aveva annunciato anche un altro “colpo di scena” inatteso.
Chiarendo, in caso di sconfitta definitiva per la vicenda del ristorante “I Gessi”, di essere intenzionato ad avviare «Un’azione di rivalsa della sottoscrizione degli atti ritenuti illegittimi dal tribunale».
Potenzialmente sulla graticola dunque, per le sorti finali di questo processo, ci sono due personaggi di primo piano delle passate amministrazioni: l’ex sindaco Giordano Conti e Dea Frani, dirigente settore Patrimonio di Palazzo Albornoz.
L’Appello di Bologna aveva respinto il ricorso presentato dal Comune contro la decisione presa il 4 novembre 2013 dal tribunale di Forlì, che decretava la nullità del contratto di concessione stipulato il 21 agosto 2002 tra il Comune stesso e la società “Al Monte” per realizzare il ristorante “I Gessi”. In quella occasione era stato disposto un risarcimento a favore del privato, ma senza quantificarlo, ed era stata respinta una provvisionale di 650 mila euro. Ad occuparsi di questo spetto, per il giudice, doveva a essere un suo collega di ramo civilistico che ha ricevuto apposita richiesta risarcitoria dalla “Al Monte” all’inizio di febbraio.
Il Comune, nella delibera di Giunta firmata in queste ore, oltre a dare mandato legale per difendersi dalla richiesta risarcitoria ha anche affidato ad una commercialista (Silvia Romboli di Forlimpopoli) un incarico da 900 euro per consulenza tecnica da affiancare all’avvocatura civica comunale.

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