Riciclaggio e voto di scambio: arrestato Gabriele Gatti

Rimini

SAN MARINO. Un nuovo terremoto scuote la Repubblica. Questa mattina all’alba, in esecuzione a un ordine di cattura firmato dal commissario della legge Alberto Buriani, è stato arrestato Gabriele Gatti, ex segretario di Stato e tra gli uomini più potenti di San Marino. Le accuse a suo carico vanno dal riciclaggio al voto di scambio alla corruzione fino all'associazione a delinquere, reati che sarebbero stati commessi dal 1999 a oggi. E proprio la reiterazione del reato di riciclaggio e il pericolo di inquinamento delle prove hanno spinto il commissario della legge a ordinarne l’arresto. Tra gli ultimi episodi contestati a Gatti nel 2015 proprio la falsificazione di prove a discredito dei magistrati che stavano indagando sul suo conto nella maxi inchiesta conosciuta come la Tangentopoli del Titano e partita dal "conto Mazzini". Vi sarebbero infatti depositate in tribunale alcune registrazioni, una ricevuta dai magistrati in forma anonima ma vagliata e ritenuta attendibile, in cui si parla di come gettare discredito su magistrati e indagine, e costruire prove.

La nuova bomba giudiziaria arriva alla vigilia dell’apertura lunedì del processo Mazzini, lunedì, che vede imputate 21 persone di cui otto ex segretari di Stato, che a loro volta dovranno rispondere, a vario titolo, di riciclaggio, corruzione e associazione a delinquere.

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