Furti a raffica in piscina. Messaggio ai clienti: pagate col bancomat

Rimini

IMOLA. Due furti nel giro di una settimana, tutti effettuati con lo stesso copione: intrusione sul retro a volto coperto e poi dritto alla cassaforte per rubare l’incasso di giornata. Di fronte a questo trend la piscina Ortignola ha reagito introducendo una tempestiva, quanto singolare, misura di sicurezza. «Attenzione....Dopo aver ricevuto varie “visite notturne indesiderate” informiamo tutti i nostri clienti e frequentatori che, per cifre superiori a 10 euro, accetteremo pagamenti solo con bancomat o carta di credito. Questo per tutelare la sicurezza dei dipendenti e dei nostri clienti» si legge in un posto della pagina Facebook dell’impianto a firma del direttore Riccardo D’Ambrosio.

Il messaggio è dunque semplice e chiaro: con pochi soldi in giro si può ridurre il rischio di esser derubati di nuovo. «Abbiamo pensato a questa soluzione per mettere le mani avanti. Ovviamente non è un obbligo di legge, ma un’indicazione temporanea che stiamo spiegando ai nostri clienti dopo quel che ci è successo. Da parte loro c’è comprensione. Comunque non saremo inflessibili - specifica D’Ambrosio -. Purtroppo sono cose spiacevoli che creano un po’ di preoccupazione, ma nonostante ciò cerchiamo di andare avanti e pensare alle attività sportive».

Come si diceva poco fa, la scelta di accettare pagamenti al di sotto dei 10 euro è stata pensata prima di tutto per evitare che nella cassaforte dell’impianto ci fosse molto contante. Potrebbe però risultare utile anche quando l’impianto è aperto, scoraggiando eventuali furti alle persone presenti. L’obiettivo è evitare il ripetersi degli spiacevoli episodi verificatisi il 30 settembre e il 7 ottobre, curiosamente nello stesso periodo della settimana (nelle notti tra mercoledì e giovedì). In entrambi i casi i ladri sono entrati dal retro per poi dirigersi alla cassaforte. Una volta aperta, hanno portato via tra i 2.000 e 2.500 euro, l’incasso della giornata che in questo periodo comprende anche quote delle iscrizioni ai corsi. Nel primo furto i ladri hanno anche avuto il tempo di rompere una vetrata che separa l’atrio dalle vasche, un danno ancora da quantificare per via della particolarità del vetro e delle sue dimensioni (2,80 per 1,20 metri). In attesa che arrivi il pezzo, il buco è stato coperto provvisoriamente da un telo.

«L’allarme è scattato ed è collegato alle forze dell’ordine, ma si vede che queste persone sanno fare bene il loro mestiere e così quando è arrivata la Polizia si erano già dileguati - racconta D’Ambrosio -. La struttura è videosorvegliata e i filmati li abbiamo forniti alle forze dell’ordine. Al momento abbiamo sporto denuncia alla Polizia per il primo furto, cosa che faremo a breve anche per il secondo. Sul futuro stiamo studiando nuove soluzioni, ma è ancora presto per dire quali».

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