Marinabay senza pace, il Comune esclude i vincitori

Rimini

RAVENNA. Non c’è pace per il Marinabay: a cinque mesi dall’assegnazione della concessione ventennale del noto bagno di Marina di Ravenna chiuso da ormai due anni, il Comune “depenna” i vincitori dell’appalto perché «non in possesso dei requisiti». Doccia fredda sulla coppia di imprenditori Alessandro Zangaglia e Carlo Monaco. Secondo quanto ricostruito dai tecnici del Comune, la società di Monaco non sarebbe risultata in regola con il versamento dei contributi assistenziali. Così facendo, la concessione passa direttamente al secondo classificato, un’impresa del Bergamasco, ma si affievolisce l’ipotesi della riapertura entro l’estate prossima. 

Colpo di scena, dunque, nell’assegnazione del Marinabay. Dopo una vita tormentata, si era finalmente arrivati al bando, l’estate scorsa, per l’assegnazione della concessione ventennale. Due i concorrenti: l’associazione temporanea di impresa formata da Zangaglia e Monaco, e una impresa bergamasca, la Symposion Srl. Ma non c’era stata storia. La prima aveva distaccato la seconda di quasi 15 punti e a maggio scorso, la decisione: a gestire il Marinabay dovevano essere le anime del Bbk e del White beach. Insieme, avevano progetti d’oro. Disposti a investire fino a mezzo milione di euro per rimettere in sesto l’area da oltre 14mila metri quadri, Zangaglia e Monaco avevano anche già annunciato che tipo di struttura avrebbero fatto nascere dalle "ceneri" del Marinabay: uno stabilimento in stile Miami, con villaggi tematici sportivi aperti anche di inverno e spazi per feste, matrimoni in spiaggia, e zone benessere. Poi, però, ieri, la battuta d’arresto. A cinque mesi dall’assegnazione del bando, a seguito delle verifiche sul possesso dei requisiti prescritti dal bando, i tecnici del Comune si sono resi conto che «l’impresa mandante della Associazione temporanea di imprese – dunque la "Il piccolo mondo di Srl" - non è risultata in regola con il versamento dei contributi assistenziali per cui è stato rilasciato un Durc negativo», vale a dire un documento di regolarità contributiva. Così facendo, l’Ati Zangaglia-Monaco è decaduta dall’aggiudicazione provvisoria e ora, come annunciato da Palazzo Merlato, «l’Amministrazione procederà allo scorrimento della graduatoria e all’aggiudicazione della concessione al secondo classificato, previa verifica circa il possesso dei requisiti prescritti dal bando». (p.c.)

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