No alle trivellazioni, la Regione boccia il referendum

Rimini

RIMINI. L’Emilia Romagna boccia il referendum abrogativo contro le trivelle. La proposta, presentata ieri in Regione dal Movimento 5 Stelle, è stata respinta a maggioranza dal Pd. A favore si erano schierati Lega nord, Altra Emilia-Romagna e anche Sel, distante anche su questo tema dagli alleati di governo in Regione. «Siamo a favore del referendum- spiega il capogruppo dei vendoliani, Igor Taruffi - ma auspichiamo fortemente che da qui a un anno la norma sia cambiata». La mossa del governatore Stefano Bonaccini, che si è impegnato a chiedere una decisa modifica del provvedimento in materia di estrazione di idrocarburi del Governo nella Conferenza Stato-Regione, non convince però le opposizioni.

Il capogruppo della Lega nord, Alan Fabbri, lancia la sfida a Bonaccini. «Visto che sette Regioni lo chiedono, il referendum si farà. Chiedo quindi al Pd e al presidente cosa voteranno: a favore, contro o non andranno a votare per non far raggiungere il quorum?».

Con l’amaro in bocca restano i 5 stelle, che avevano presentato la proposta di referendum in aula. «Dare la parola ai cittadini resta sempre la via migliore» sostiene Andrea Bertani. Allibito l’europarlamentare Marco Affronte: «Incredibile. Non credevo che la democrazia sarebbe stata silenziata così, proprio nella mia Emilia Romagna. Eppure evidentemente la parola dei cittadini fa paura, sempre più paura, a chi governa. Mentre in altre sette regioni italiane, Basilicata, Puglia, Marche, Molise, Sardegna, Abruzzo e Veneto, i governi e i consigli di tutte le aree politiche hanno recepito la volontà popolare, qui il Pd si è trincerato dietro scuse fantasiose e irricevibili pur di non dare un segnale chiaro. Bonaccini e la sua maggioranza hanno dimostrato di essere seduti al fianco delle compagnie petrolifere anziché dei cittadini. Vergogna».

Il deputato 5 Stelle Michele Dell’Orco rincara la dose. «Il Pd tutela l’ambiente come un carro armato che passa sopra a un orto. Perché Bonaccini non inizia a trivellare il giardino di casa sua?»

Piergiovanni Alleva dell’Altra Emilia Romagna sottolinea: «Per cambiare davvero una legge serve un referendum. Facciamolo». Mentre Tommaso Foti (FdI): «Sono favorevole alle ricerche come ero favorevole al nucleare». L’aula ha invece approvato la risoluzione presentata dal Pd (primo firmatario Gianni Bessi). Infuriato anche il deputato di Sel, Giovanni Paglia: «Inaccettabile che la Regione non abbia aderito al referendum contro le trivellazioni ancor più grave perché la mia terra è oggetto più di ogni altra di richieste da parte delle compagnie. Su questa materia il governo è al guinzaglio delle lobby».

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