Protesta in Provincia: «Gnassi latitante, perdiamo i contributi»

Rimini

RIMINI. «Non intendiamo essere complici della latitanza politico-amministrativa che Gnassi sta imponendo a un intero territorio, con conseguenze drammaticamente concrete per l’economia e la qualità della vita dei cittadini della Provincia di Rimini». Partono bordate da parte del centro destra contro l’attuale presidente dell’ente di corso d’Augusto e a caricare le armi è il gruppo “Il Buon Governo in Provincia” composto da Renata Tosi (sindaco di Riccione), Enzo Ceccarelli (sindaco di Bellaria Igea Marina), Giorgio Ciotti (ex sindaco di Morciano), Nicola Marcello (consigliere comunale Pdl a Rimini). In un nota i quattro, divenuti anche consiglieri provinciali il 12 ottobre scorso, hanno attaccato l’attuale operato spiegando che prendono «ufficialmente le distanze dalla gestione, o meglio dire dalla non-gestione della Provincia di Rimini da parte del presidente  Gnassi: in un momento in cui cittadini, famiglie e tessuto economico chiedono a più voce risposte concrete e rapide, si tratta di una situazione di stallo intollerabile». Per questo fanno appello anche anche al prefetto Giuseppa Strano, con cui sono andati a parlare per informarla di quanto starebbe accadendo.

In sintesi, infatti, l’opposizione attacca precisando che «da quando si è insediato nell’ottobre 2014, il Consiglio provinciale è stato fatto funzionare senza alcuna efficienza né efficacia, limitandosi all’ordinaria amministrazione: spaccato impietoso di quest’immobilismo, la mancata approvazione dello Statuto che dovrebbe regolarne il funzionamento».

Il risultato di quella che i quattro definiscono una «non gestione», sarebbe quindi «la progressiva perdita di posizioni del territorio riminese su scala regionale in merito a tutte le partite chiave per la nostra realtà, in fatto di concessione di contributi, ma anche in tema di emergenza neve o di edilizia scolastica, ci porta a pensare che, oramai, la Provincia di Rimini non conti più nulla, con il territorio riminese non più in grado di difendere le proprie ragioni e dire la propria nei tavoli in cui vengono prese le decisioni, vedi Area vasta»., Insomma, non c’è niente da salvare precisano dal centro destra dove lanciano l’ultima bordata: «La Provincia ha offerto ai cittadini soltanto vuoto politico, mancati tavoli di confronto, rinvii ingiustificati ed inerzia istituzionale: confermiamo la volontà di operare con tutti i nostri mezzi, per risolvere il malfunzionamento della stessa». (simone mascia)

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