Foyer del Teatro Galli, buona la prima

Rimini

RIMINI. Come si dice in queste occasioni: buona la prima. E per prima si intende l’inaugurazione del foyer del Galli. Spazi gremiti, Sala Ressi piena e qualcuno è rimasto anche fuori. Tanto che la piano terra i più “sfortunati” hanno potuto seguire tutto grazie a uno schermo. Ricordiamo, il protagonista assoluto è stato il pianoforte suonato da Giuseppe Verdi il 16 agosto del 1857, in occasione della prima dell’Aroldo, proprio al Galli.

«In un periodo come quello attuale - ha detto il sindaco Andrea Gnassi - la burocrazia rende difficile anche costruire un marciapiede, figuratevi un teatro. Quella del Galli è una storia lunga e tormentata. Oggi però possiamo restituirne il primo pezzo, il primo stralcio. Cominciamo a sanare una ferita che ci portiamo dietro da tanti anni. Un progetto iniziato con la precedente amministrazione e con Alberto Ravaioli, che ringrazio».

Il musicologo Marco Beghelli ha annunciato che nel corso del doppio appuntamento di domenica e lunedì ripercorrerà la storia di Giuseppe Verdi, della sua venuta a Rimini, di come andarono le prove dell’Aroldo con il pianoforte che ieri è stato suonato dal maestro Claudio Veneri.

Dopo la cerimonia di inaugurazione in programma ieri sera, tutti gli spazi del foyer restaurato oggi restano aperti al pubblico. Dalle 18 alle 24 tutti potranno entrare e farsi avvolgere dalle atmosfere magiche della Sala delle Colonne, della Sala Ressi, del salone con le vetrate sulla piazza, fra lampadari, specchi e stucchi, accompagnati dalle coreografie di ambientazione operistica del corpo di ballo di Artemis Danza e dalle note cameristiche dei musicisti dell’Istituto Lettimi.

Il programma prosegue poi domenica e lunedì, alle ore 21 alla Sala Ressi, con “Un pianoforte per Verdi, concerto da l’Aroldo”, spettacolo presentato dalla Sagra Musicale Malatestiana. Una festa per salutare il ritorno a Rimini del pianoforte suonato da Giuseppe Verdi in occasione dell’inaugurazione del Teatro Galli nell’agosto 1857, e restaurato dal Laboratorio di Restauro dell’Accademia dei Musici con la direzione scientifica di Claudio Veneri. L’Accademia dei Musici di Fabriano sarà impegnata in un programma incentrato sulle Arie de L’Aroldo, accompagnate dallo stesso pianoforte utilizzato da Giuseppe Verdi per le prove dell’opera, 158 anni dopo e nello stesso luogo di allora.

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