Razzia di materiale elettronico

Rimini

IMOLA. Nuovo furto, nella notte, ai danni del grande magazzino dell’elettronica Comet, nel polo commerciale di via Giuseppe Di Vittorio. E’ la terza volta in nove mesi che l’esercizio commerciale viene preso di mira dai ladri, e anche questa volta - come già in febbraio - il colpo è andato a segno.

Ieri notte dunque i malviventi sono tornati a colpire: dopo aver scardinato un cancello scorrevole e rotto il vetro di un’uscita di emergenza, sono entrati nel locale, si sono impossessati di un’ingente quantità di materiale elettronico per poi darsi rapidamente alla fuga.

Il danno, piuttosto ingente, a ieri non era stato ancora quantificato con esattezza.

Sull’accaduto sono stati informati i carabinieri della Stazione e del Nucleo operativo e radiomobile di Imola, che hanno avviato le indagini per risalire agli autori del furto aggravato.

Si cerca anche di capire se il nuovo episodio ai danni del Comet possa essere messo in relazione con i due precedenti.

Nel febbraio scorso furono sottratti allo store di elettronica 25 smartphone, per un valore di oltre 2.500 euro.

Nel novembre precedente, invece, una banda di malviventi aveva tentato di mettere a segno, nello stesso esercizio, un altro furto, ma il colpo era fallito grazie all’intervento dei carabinieri. In quel caso i banditi si erano premurati di garantirsi un tempo maggiore per la fuga accatastando in mezzo alla strada una fila di carrelli per la spesa, intralciando così le forze dell’ordine eventualmente accorse.

E infatti al suono dell’allarme - scattato da un sensore dell’impianto di anti intrusione - era stata attivata subito la centrale operativa dell’Arma e pochi istanti dopo i militari del Nucleo operativo e radiomobile avevano raggiunto lo stabile passando per via Zanardi. Ad attenderli però c’era la “transenna” di carrelli. Erano stati così costretti a invertire il senso di marcia e a dirigersi in via Guido Rossa per intercettare l’auto in fuga, ma non hanno fatto in tempo a raggiungere i malviventi, che prima del loro arrivo avevano tentato, senza successo di svuotare il reparto telefonia: sul posto infatti erano stati poi rinvenuti due borsoni vuoti che i militari hanno sottoposto a sequestro per le successive indagini.

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