Frana: strada chiusa e fiato sospeso

Rimini

SAN MAURO PASCOLI. Frane lungo l’argine del Rio Salto: la situazione si è aggravata a vista d’occhio, fino a rendere necessaria la chiusura totale al traffico di via Viona. Il divieto di transito è scattato ieri ed è stato disposto almeno fino alla fine dell’anno. O comunque finché non si interverrà consolidando le sponde del corso d’acqua, che sono lambite dalla strada.

Già una settimana fa il Comune di San Mauro Pascoli aveva dovuto emettere un’ordinanza urgente per istituire un senso unico alternato in quel punto critico. Il provvedimento si era reso necessario dopo che il Consorzio di Bonifica aveva comunicato che le verifiche effettuate avevano evidenziato che il cedimento del terreno stava diventando sempre più preoccupante. Di fronte ad una situazione di pericolo per chi passava in zona, il comandante della polizia municipale si era affrettato a dimezzare la larghezza della carreggiata in cui si poteva transitare.

Ma non è bastato. Ieri, dopo che il giorno prima l’ufficio Lavori pubblici del Comune aveva rafforzato l’allarme già lanciato, si è deciso di chiudere completamente il tratto di via Viona dove sono in atto smottamenti rilevanti.

Il problema, se non si effettueranno al più presto i necessari lavori, rischia di estendersi alle proprietà private situate a lato della strada. In particolare, quanto sta accadendo viene osservato con un comprensibile stato d’ansia da chi abita lì, a pochi metri di distanza dall’area in cui la terra si sta muovendo in modo inaspettatamente rapido e minaccioso. Andando avanti di questo passo, il rischio è che finisce per essere compromessa la stabilità dei fabbricati.

Tra l’altro, la fragilità idrogeologica del territorio sammaurese sta diventando più palpabile ogni giorno che passa. Solo per fare un altro esempio, cedimenti di un tratto della sede stradale in via Villagrappa avevano obbligato, lo scorso 14 luglio, a modificare la circolazione stradale, in attesa dell’intervento di sistemazione del manto stradale, in capo al Consorzio di Bonifica. Ma alcuni giorni fa le variazioni temporanee sono state prorogate fino alla fine di quest’anno.

Ce n’è abbastanza per smentire la convinzione diffusa che le frane siano problemi che riguardano essenzialmente le zone collinari e montuose.

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