Cade dalla scaletta e sbatte la testa

Rimini

RIOLO TERME. Cade dalla scala alta nemmeno due metri nel cantiere della palazzina a cui stava lavorando, ma sbatte la testa sul cemento grezzo e muore poco dopo.

Tragico infortunio sul lavoro, ieri mattina attorno alle 12 in un cantiere edile di una palazzina a Gallisterna, frazione di Riolo Terme a due passi dalla Casolana: a perdere la vita l’imprenditore edile 61enne Pasquale Ciafardini, residente a Riolo.

L’uomo si trovava su una scaletta alta poco più di un metro e mezzo ma appoggiata su un piedistallo: poco distante da lui, un altro artigiano che ha assistito impotente alla terribile scena e che non ha potuto fare nulla per salvarlo.

Ciafardini, che secondo i carabinieri risulta titolare di una ditta edile con sede a Imola, alla guida del cantiere stava lavorando con le braccia alzate ed era intento a inchiodare le assi di legno per costruire l’armatura che avrebbe dovuto contenere il getto di calcestruzzo a base del solaio del secondo piano della palazzina in costruzione.

Non è chiaro che cosa lo abbia fatto cadere. Forse si è sporto troppo, o forse ha messo un piede in fallo e le braccia alzate gli hanno fatto perdere l’equilibrio, o forse ancora ha avuto un malore: fatto sta che, caduto all’indietro, ha sbattuto violentemente il capo e la spalla sul cemento grezzo lì sotto. La botta alla nuca gli si è rivelata fatale. Il colpo è stato terribile, ma l’artigiano presente ha chiamato subito i soccorsi che sono giunti sul posto con l’elimedica proprio per velocizzare il trasporto del ferito. Il 61enne è stato stabilizzato sul posto, caricato velocemente sull’elicottero e quindi trasportato in prognosi riservata e d’urgenza all’ospedale Bufalini di Cesena: le sue condizioni sono apparse da subito gravissime ma per un po’ il 61enne ha lottato contro la morte. Il colpo patito era però troppo anche per lui e il suo cuore ha smesso di battere poco dopo.

Un paio di ore dopo l’incidente, l’imprenditore è morto senza mai riprendere conoscenza.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri di Riolo Terme e i tecnici della Medicina del lavoro per indagare sulla dinamica del tragico infortunio: non c’è stato bisogno di sequestrare l’area o la scaletta ma sul luogo sono stati fatti tutti i rilievi del caso e ora non è escluso che la Procura disponga l’autopsia per aiutare a chiarire l’esatta dinamica della morte, accertandosi che l’uomo non sia scivolato per un malore.

Intanto, i carabinieri procederanno sentendo l’unico teste che, sotto choc, ha assistito alla caduta.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui