Pedofilo sull'autobus, salvato dal linciaggio

Rimini

RIMINI. Nella calca di un autobus di linea, linea 11, si è fatto spazio allungando una mano all’indirizzo di un bambino. Una scena che è sfuggita alla madre del piccolo, di soli nove anni, ma non a un’altra mamma che teneva d’occhio l’uomo dopo quanto era accaduto, sullo stesso autobus, solo dodici ore prima. «Smettila schifoso» ha gridato la donna. L’autore di quel gesto ignobile, il tentativo di toccare le parti intime di un ragazzino, sorpreso dell’accusa, ha ritratto la mano, ma la sua accusatrice non si è fermata. «Lo riconosco, è lui: stamattina ha fatto lo stesso con mio figlio». L’uomo, un turista bresciano di quasi settanta anni, vistosi scoperto, ha approfittato dello scompiglio che sì è venuto a creare all’interno dell’autobus e, facendosi largo a gomitate, è riuscito a uscire dalla portiera aperta. Alcuni passeggeri, che nel frattempo avevano realizzato che quelle frasi della donna non erano farneticazioni campate in aria si sono lanciate con lei all’inseguimento dello sconosciuto. Una volta raggiunto l’uomo ha passato i peggiori cinque minuti della sua vita. A salvarlo dal linciaggio è stato il tempestivo intervento di una pattuglia delle Volanti della questura. L’episodio è accaduto l’altra sera attorno alle 22.30 nella zona di via Principe di Piemonte. Gli agenti hanno riportato la calma e ascoltato il racconto della donna. «Quest’uomo - ha raccontato lei - questa mattina ha molestato mio figlio undicenne su un autobus della stessa linea, ma è riuscito a scendere dal mezzo e a dileguarsi, prima che potessi reagire o prima che qualcuno potesse lanciarsi al suo inseguimento». Quella stessa sera la signora, nel riprendere lo stesso autobus, aveva subito riconosciuto il pensionato e si era messa a osservare in silenzio le sue mosse. Temeva di potersi sbagliare, ma quando lo ha visto allungare la mano verso un altro ragazzino ha lanciato l’allarme. Il bresciano. ancora accerchiato e messo all’indice, si affrettava a smentire: «Ci deve essere un errore». Della faccenda, quindi, è stata investita anche la squadra mobile. Dai primi accertamenti è emerso che il pensionato aveva già avuto problemi con la giustizia per un analogo episodio. E’ stato denunciato a piede libero e munito, da parte dell’Anticrimine, di foglio di via obbligatorio

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