Clamoroso: Forlì e San Marino escluse dalla D

Forlì

FORLÌ. Forlì e San Marino escluse dalla serie D 2015-2016. La decisione è stata presa dalla Lega Nazionale Dilettanti. Motivo della clamorosa comunicazione il pagamento degli stipendi e i diversi regolamenti tra Lega Pro e serie D. Tra i professionisti, infatti, il termine per saldare le spettanze dei giocatori è fissato al 1 agosto, mentre nella prima serie Dilettanti al 30 giugno. La società che si occupa della valutazione dei requisiti di ammissione, la Covisod, ha ritenuto non idonee San Marino e Forlì che di fatto per il regolamento di serie D risultano inadempienti.

In totale le società non ammesse sono state 12: Savoia che non ha presentato domanda, Neapolis per espressa rinuncia della stessa, Civitanovese per il sopraggiunto fallimento, mentre Termoli, Hinterreggio, Nuova Gioiese, Sora e Battipagliese per la mancata presentazione del ricorso avverso il parere negativo espresso dalla Covisod. La Lega ha anche provveduto al ripescaggio di Liventina Gorghense, Luparense San Paolo, Monticelli, Olympia Agnonese, Ghivizzano Borgoamozzano, Derthona, Città di Scordia, Folgore Caratese e Castiadas.

Comunicato della Lnd. «Le due società escluse per la sussistenza di posizioni debitorie nei confronti di tesserati, come certificato da dichiarazione della Covisoc, nonché per la mancata presentazione della fideiussione»,

Qui Forlì. Immediata la risposta del club biancorosso. «La società Fc Forlì srl - si legge in una nota della società firmata dal presidente Stefano Fabbri - all'esito del Comunicato Ufficiale pubblicato in data odierna (ieri, ndr), rende noto che ritiene assolutamente priva di motivazione giuridica la determinazione assunta dalla Lega Nazionale Dilettanti in quanto, come società retrocessa dalla categoria superiore, ha ottemperato alle scadenze federali nei termini prescritti dalle Licenze Nazionali 2015-2016 a noi applicabili. Si comunica, inoltre, di non avere alcun debito ostativo alla regolare iscrizione al Campionato di competenza e pertanto, si ritiene profondamente danneggiata e ricorrerà ai competenti organi per far valere le proprie ragioni ed all’uopo ha conferito mandato allo studio Di Cintio-Ferrari di Bergamo».

Una decisione che, ironia della sorte, arriva proprio nel giorno in cui la società aveva nuovamente preso posizione sulla situazione legata al calcio scommesse e alla possibile riammissione in Lega Pro.

«Le regole approvate in materia di ripescaggi - aveva detto prima della decisione della Lega Dilettanti il presidente Fabbri - non lasciano dubbi, la precedenza assoluta spetta alle ultime due eliminate ai play-out del girone e quindi Gubbio e Forlì. Chi parla di possibile ripescaggio di formazione di serie D è totalmente fuori strada».

Il presidente ha chiarito di non aver mai voluto illudere i tifosi riguardo alla riammissione: «L’ex dg della Lega Pro mi aveva assicurato che le regole sarebbero rimaste immutate come quelle che hanno permesso alla Torres di risalire a zero euro».

Qui San Marino. Il presidente Luca Mancini è a dir poco arrabbiato dopo l’esclusione dalla D: «Non sono preoccupato perché siamo dalla parte della ragione, però questa è una scocciatura in più in quanto non ci voleva visto che siamo anche in piena campagna acquisti. Adesso abbiamo due giorni di tempo per fare ricorso al Collegio di Garanzia il che vuol dire altri soldi, altro stress e tutto il resto. Tutto ciò è venuto fuori perché la Covisoc e la Covisod che sono i due organi di controllo rispettivamente della Lega Pro e della Serie D non si sono parlati. Alla base c’è un difetto di comunicazione tra i due organi, dopo che la Lega Pro aveva certificato la nostra assenza di debiti».

Gavino Cau

Alessio Pranzetti

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