Scatta il divieto di prelievo di acqua dai fiumi

Rimini

CESENA. Sia pure in ritardo rispetto agli altri anni (complici le abbondanti precipitazioni invernali e primaverili) è arrivato comunque il divieto di prelievo di acqua dai fiumi.

Scatterà domani.

Lo ha comunicato il servizio tecnico di bacino.

Il provvedimento riguarda i fiumi Lamone e affluenti: dal confine regionale fino all’immissione delle acque del Cer (comune di Faenza); i torrenti Marzeno, Tramazzo, Acerreta e affluenti; il fiume Savio e affluenti: dalla sorgente fino all’immissione delle acque del Cer; itorrenti Para, Fanante, Borello e affluenti; il fiume Rubicone e affluenti: dalla sorgente fino a valle di Savignano sul Rubicone; il torrente Pisciatello e affluenti; il fiume Montone e affluenti: dalla sorgente fino all’altezza del ponte di Ragone sulla strada provinciale n. 5; il fiume Ronco-Bidente e affluenti: dalla sorgente fino all’immissione delle acque di scarico del depuratore di Forlì; il torrente Rabbi e affluenti; il torrente Bevano e affluenti: dalla sorgente fino all’immissione delle acque del Cer; il torrente Uso e affluenti; il torrente Conca e affluenti; il fiume Marecchia: da Ponte Santa Maria Maddalena alla foce; il fiume Tevere: dalla sorgente fino al confine regionale.

La violazione alle disposizioni del provvedimento, compresa la mancata rimozione delle parti terminali delle apparecchiature di prelievo obbligatoria in questi periodi, è punita con la sanzione amministrativa consistente nel pagamento di una somma da 103,29 a 1.032,91 euro e, in caso di reiterata violazione, con la revoca immediata dell’autorizzazione a titolo provvisorio o concessione.

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