Giro d'Italia: il Comune inizia la lunga volata

Rimini

FORLÌ. La volata avverrà il 19 maggio lungo i 450 metri di rettilineo di viale Vittorio Veneto che condurranno al traguardo posto all’altezza del mercato ortofrutticolo, ma da ieri è iniziato un altro sprint che vedrà il Comune e l’intera città pedalare a tutta velocità per quasi quattro mesi.

E’ la corsa per fare del 98° Giro d’Italia che torna a Forlì non solo con la conclusione della 10ª tappa in linea che scatterà da Civitanova Marche, ma anche con la partenza il giorno dopo dell’11ª (traguardo a Imola passando da Castrocaro Terme, Dovadola, Monte Trebbio e Modigliana) un grande evento, da ricordare per anni e capace di affermare un’immagine della città e del suo comprensorio come “accoglienti terre del buon vivere” davanti a una platea di 22 milioni di telespettatori in Italia e 380 milioni nelle 171 nazioni collegate.

Lo pensa il sindaco Davide Drei (nella foto) raggiante da grande appassionato della bici nel giorno del suo 50° compleanno - «è la testimonianza della nostra vicinanza allo sport, ma anche una chance enorme di unione e di marketing territoriale che darà frutti per la nostra economia ora e in futuro» - lo riafferma il vice direttore di tappa per conto di Rcs Sport, Raffaele Babini: «Il Giro è una bella etichetta che resta cucita addosso nel tempo a una città che lo ospita». E Forlì, per la prima volta e assieme ad altre tre città, ne è sede per due giorni, con l’ulteriore vantaggio di avere il riposo della corsa proprio alla viglia della tappa d’arrivo, così che l’Open Village aperto al pubblico sosterà in piazza Saffi sia il pomeriggio di lunedì 18 che martedì 19 maggio.

La macchina organizzativa, dunque, s’è messa in moto e non solo per fare sì che tutto funzioni alla perfezione a iniziare dalla sicurezza del tracciato e dall’accoglienza dei 22 team iscritti, ognuno dei quali muove 40 persone a tappa, e degli oltre 1.500 tra addetti ai lavori, cronisti e componenti la “carovana” che si spostano al seguito dei “girini”. Ospitare la corsa costa e non poco: 80mila euro Iva esclusa più altri 50mila per lavori tecnici e gestione organizzativa. Se, doverosamente, si vuole arricchire maggio con una lunga serie di appuntamenti che facciano da traino al Giro, coinvolgendo i campioni di ieri e oggi, le scuole e le associazioni ciclistiche e sportive romagnole, è, allora, necessario trovare soldi. Per questo il Comune lancerà due bandi pubblici: il primo per la ricerca di un fundraiser che si occupi di trovare sponsor, il secondo entro fine febbraio per chiamare in causa l’associazionismo come co-regista degli eventi collaterali. «Saranno tanti - afferma l’assessore allo Sport, nonché presidente del comitato di tappa, Sara Samorì - in un’edizione che con ben tre tappe sul territorio sarà una Betlemme del ciclismo romagnolo. Per noi, poi, sarà un tassello fondamentale per candidare Forlì a città europea dello sport».

Le tappe. La Civitanova-Forlì, 195 chilometri per velocisti, entrerà in città da viale Roma per poi passare da piazzale della Vittoria, corso della Repubblica, piazza Saffi e, dallo striscione posto davanti al Municipio, sviluppare l’ultimo chilometro su corso Mazzini e viale Vittorio Veneto con svolta a sinistra a Porta San Pietro. Traguardo tra via Monte Cengio e via dei Gerolimini. La Forlì-Imola avrà il chilometro zero a Villa Saffi a San Varano, ma i ciclisti per la firma di partenza si raduneranno in piazza sino alle 13 per poi pedalare in via delle Torri, corso Garibaldi, via Firenze. Il villaggio coi suoi stand ed aree tecniche si animerà già dalle 9. Direzione corsa e sala stampa saranno all’ex-Gil.

 

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