Villa Selva, brilla il nuovo campo solare

Rimini

FORLI'. Un investimento di oltre 2,5 milioni di euro e un intervento realizzato a tempo di record, con lavori partiti a maggio e già conclusi il 20 dicembre scorso: ora il campo solare termico a servizio dell'area produttiva ecologicamente attrezzata di Villa Selva attende solo il completamento dei collaudi funzionali per essere inaugurato ed entrare a pieno titolo in funzione entro il mese di marzo. Il giorno? Dipende dal sole, ovviamente.

La piattaforma energetica progettata e prossimamente gestita dalla società in-house del Comune “Forlì città solare”, sarà una delle prime in Europa a fornire energia termica alle aziende insediate nell’area, prodotta attraverso l’antico principio dello specchio ustorio di Archimede ed è figlia di una sinergia tra Comune, Regione (che ha assegnato un milione di cofinanziamento), Provincia di Forlì-Cesena, Unindustria, Cna e Confartigianato. Lavoro di equipe anche nella sua realizzazione con i pannelli realizzati dalla “Laterizi Gambettola” e l’esecuzione dell’opera da parte del consorzio formato dalla forlivese “Torricelli” e da Conscoop attraverso “Idrotermica coop” e “Ceif”.

Il sistema che conta 36 collettori sarà telecontrollato (saranno sufficienti quattro persone per la manutenzione periodica e la custodia), i pannelli come fossero grandi girasoli, ruoteranno all’unisono seguendo il picco di esposizione solare per poi mettersi in posizione chiusa di notte o durante forti temporali: l’energia termica prodotta entra subito nel processo produttivo delle aziende che se ne serviranno e verrà utilizzata anche per il raffrescamento interno. In pratica, come spiega l’assessore comunale all’Ambiente, Alberto Bellini, «le imprese avranno un grande beneficio perché quando il sistema potrà fornire loro energia, tutte le volte che converrà loro la acquisteranno da “Forlì città solare” a prezzi decisamente più bassi rispetto ai fornitori abituali. Il vantaggio competitivo a regime sarà significativo».

Vantaggi economici ai quali si aggiungono quelli ambientali. «Certamente – conferma Bellini -. questo è un esempio di autosufficienza energetica e di sostenibilità ambientale abbattendo l’utilizzo di combustibili fossili». In futuro, poi, le aziende dell’area ecologicamente attrezzata potranno condividere servizi, oltre all’energia, quali la gestione rifiuti, la mobilità, la depurazione delle acque reflue per ottenere semplificazioni amministrative, accesso a finanziamenti europei, nazionali e regionali dedicati all’innovazione produttiva e riduzioni dei costi fissi da loro sostenuti.

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