Tari, nasce l'ufficio per la riscossione, Non sarà Hera a gestire le bollette

Rimini

FORLÌ. Pagare tutti la tassa sui rifiuti per pagare, tutti, di meno. È questo l’obiettivo alla base di una scelta radicale assunta per ora da 7 dei 15 Comuni dell’Unione della Romagna Forlivese, ma che entro i prossimi anni dovrebbe coinvolgerne altri in rapida successione a partire da Forlì, Forlimpopoli e Castrocaro Terme.

L’ufficio. Nasce di fatto domani l’Ufficio Tari unico associato tra Bertinoro e i 6 Comuni che facevano parte dell’ex Comunità montana dell’Appennino Forlivese: Meldola, Predappio, Santa Sofia, Galeata, Civitella di Romagna, Premilcuore. Il servizio gestirà la riscossione centralizzata del tributo che resterà in capo agli enti locali e verrà, quindi, tolta ad Hera. Tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo non sarà la multiutility a inviare alle famiglie e alle attività produttive dei sette territori i singoli bollettini di pagamento 2015, ma questi (e tutti quelli delle tre rate in un’unica soluzione) verranno distribuiti direttamente dal nuovo ufficio preposto che, poi, s’occuperà al contempo di riscuotere l’importo, determinare i conguagli e pure di controllare sulle proprie banche dati chi effettivamente paga e chi no.

Controlli. E’ proprio quest’ultimo uno degli aspetti fondamentali di questa svolta. Sinora Hera riscuoteva il tributo, lo girava ai Comuni, ma non si preoccupava di recuperare l’insoluto la cui responsabilità restava ad ogni ente che riusciva a riottenere solo una piccola parte di queste somme, in tempi lunghissimi (5 anni) e con un inevitabile intoppo burocratico. «Adesso come già accade per Imu e Tasi, i Comuni controlleranno direttamente riscossione e, quasi in immediato, evasione e così controlleranno meglio - spiega Anna Maria Galassi, segretaria organizzativa dell’Unione -. D’ora in poi ad Hera dovrà rivolgersi solo chi ha posizioni da regolarizzare in riferimento al 2014, per le nuove rate i cittadini avranno in ogni Comune uno sportello aperto al quale rivolgersi. Questo è un progetto pilota che sarà subito operativo da gennaio anche se necessiterà di tempo per andare a regime e sviluppare tutte le sue potenzialità».

Benefici. Dopo il primo anno di rodaggio i benefici dovrebbero essere notevoli. «Pensiamo di risparmiare sino al 50 per cento delle spese sostenute per il servizio di riscossione affidato ad Hera che tra 2013 e 2014 è costato complessivamente ai sette Comuni 816mila euro» spiega il sindaco di Predappio, Giorgio Frassineti spalleggiato dai colleghi Nevio Zaccarelli per Bertinoro e Gianluca Zattini per Meldola. In pratica non si pagherà più l’aggio dovuto al gestore che superava il 5 per cento, si ottimizzeranno i costi dei controlli successivi sull’elusione e, nell’eventualità di riuscire così a recuperare gran parte dell’insoluto, anche la tariffa potrebbe scendere. Senza contare una quota di popolazione «alla quale i bollettini non arrivano proprio», al momento l’evasione dall’imposta, calcolata sui dati della vecchia Tares del 2013, varia dal 10 per cento al 14 per cento di Galeata e per farvi fronte molti sindaci hanno alzato l’imponibile Tari tra il 7 e il 10 per cento. Insomma, per colpa di chi non paga, pagano tutti di più.

I conti. «Adesso, invece, possiamo offrire un servizio migliore, mettendo al riparo i conti pubblici - aggiunge Zattini -. La mancata riscossione crea una voragine (187mila euro a Meldola, 97mila a Predappio, ndr) debiti fuori bilancio che rischiano di fare saltare servizi essenziali alla popolazione e comporta aumenti delle bollette per i cittadini onesti».

Forlì alla finestra. Mentre già si pensa a unificare, dopo la Tari, anche la Tosap e l’imposta sulla pubblicità, Forlì per ora sta alla finestra. «Non ci uniamo subito per ragioni tecniche, ma lo faremo convinti - ammette l’assessore all’Ambiente, Alberto Bellini -. Solo da noi questo servizio costa 800mila euro e per le nostre dimensioni è meglio che il progetto si consolidi e una volta oliati i propri meccanismi, vi entreremo a fare parte».

 

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