Tra i rifiuti pacchi di cibo per bisognosi

Rimini

BERTINORO. Quando il personale del nucleo operativo delle guardie zoofile ambientali di Forlì ha letto la dicitura sulle confezioni “Aiuto Ue - prodotto non commerciabile”, sono rimasti senza parole. Incredulità ulteriormente salita, se possibile, quando hanno visto che pasta e riso erano perfettamente commestibili: la loro scadenza variava tra dicembre 2015 e ottobre 2016.

Chi è che in momenti come questo ha buttato via del cibo buono ma, soprattutto, come ha fatto ad avere nelle mani quelle derrate alimentari “riservate”. E da quale scaffale sono state portate via? Quel genere di aiuti lo si trova nelle dispense della Caritas e di tutte le associazioni impegnate a dar assistenza e sollievo alle fasce di cittadini più deboli e in difficoltà.

Sono queste le domande cui il nucleo sta cercando di dare risposte in queste ore. Il Banco alimentare regionale, infatti, accredita una trentina di enti del nostro territorio, mentre alcuni altri ricevono derrate a scopo benefico anche dall’Agenzia dell’Unione europea. Le associazioni del Tavolo povertà consegnano quindi a ogni famiglia in difficoltà al massimo 2 chilogrammi di pasta per volta.

«Crediamo in ogni caso - sottolinea il comandante Stefano Ghetti - che il sistema di distribuzione degli aiuti sia assolutamente serio». Anche se, le stesse guardie zoofile, sottolineano come non è la prima volta che trovano cibo buono buttato nell’immondizia.

Gli alimenti sono stati trovati e sequestrati all’esterno della stazione ecologica attrezzata di Bertinoro, dove le guardie zoofile grazie alle puntuali segnalazioni dei cittadini stanno da tempo eseguendo controlli a tappeto. Servizi che hanno fatto scattare due indagini concluse con altrettante contravvenzioni ai danni di una cittadina di nazionalità romena, ritenuta responsabile d’aver abbandonato all’esterno dell’oasi ecologica cumuli di immondizia. L’ultima le è costata una multa di 600 euro. Nel corso dei servizi sono state anche trovate e rimosse macerie di eternit.

Le guardie zoofile ricordano come le spese, elevatissime per la rimozione dei rifiuti abbandonati e per l’eternit in particolare che richiede vere e proprie bonifiche, vengono sostenute da tutti i cittadini. E che se la violazione è commessa da un privato la sanzione amministrativa va da 300 a 3mila euro cui si aggiunge la con la denuncia penale se l’atto è commesso da una impresa o comunque se si tratta di rifiuti riconducibili ad una attività professionale.

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