I controllori saranno "scortati"

Rimini

FORLÌ. Controllori seguiti dalla “scorta”. Dopo l’ultimo episodio di giovedì scorso in via Colombo, quando un operatore di Start Romagna è stato aggredito e malmenato da tre giovani saliti sul bus senza biglietto, la società di trasporto pubblico corre ai ripari, chiedendo alle forze dell’ordine di aumentare la vigilanza, ma non solo.

 

Anche l’adozione di nuove tecnologie può avere effetto deterrente nei confronti di “portoghesi” e violenti. «L’intento - ricorda Luciano Marchiori, direttore di Start Romagna - è quello di installare sui mezzi di trasporto macchine per la convalida del titolo di viaggio che, con un forte segnale acustico, indichino l’avvenuta obliterazione. Lo scopo non è solo quello di alleggerire il carico di lavoro dell’autista ma piuttosto di sollecitare un controllo sociale dove chi non paga il titolo di viaggio viene individuato da tutti i passeggeri che, invece, il biglietto lo hanno acquistato».

Un progetto di prevenzione che era già partito nell’aprile scorso ma che, dopo i recenti fatti di cronaca, ha richiesto alcune migliorie. «Come azienda avevamo già intensificato i controlli a bordo dei mezzi - sottolinea Paolo Prati, presidente di Start Romagna - installando sistemi di videosorveglianze, ma questo non sembra essere più sufficiente. Abbiamo constatato che proprio il numero dei controlli è direttamente proporzionale all’aumento delle aggressioni».

I dati parlano chiaro: 3 quelle avvenute a Forlì in una settimana. Fino alla fine di settembre, poi, sono stati registrati 6 casi a Cesena, 7 a Ravenna e 11 a Rimini, costate a Start Romagna 220 ore di lavo per i tre bacini di utenza.

La nuova proposta presentata per aumentare la sicurezza, spiega Maria Rosaria Traino del Commissariato di Cesena, «prevede anche la segnalazione giornaliera alle forze dell’ordine delle tratte coperte dai controllori, così da poter organizzare pattuglie di controllo lungo il tragitto degli autobus ed essere pronti ad intervenire. Questo è utile perché spesso gli autisti chiamano il 113 solo a cose fatte e non c’è possibilità di prevenire. Difficilmente se si vede una Volante si è portati a mettere in atto comportamenti illeciti». «Speriamo che con questi nuovi sistemi di controllo la situazione migliori - conclude Marchiori - e che con queste azioni concrete il nostro personale si senta più protetto».

 

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