Nove branchi di lupi in movimento

Rimini

CORNIOLO. L’abitante più riservato della foresta non ha fatto sentire la sua voce. Durante la prima delle due notti di censimento, i lupi non hanno risposto agli ululati corali diffusi con un megafono da alcune postazioni.

Un’assenza che non ha, tuttavia, minimamente sminuito la suggestione che il collegato censimento del cervo, anche quest’anno ha riservato ai partecipanti. Da due giorni, infatti, nel Parco delle Foreste Casentinesi circa 500 volontari stanno partecipando al consueto censimento del cervo. È in questo periodo, infatti, che si può udire il bramito ovvero una sorta di “muggito” atavico che nel linguaggio degli ungulati contraddistingue il periodo dell’amore. E se il lupo ha dato forfait, i cervi hanno invece urlato i loro gridi d’amore con forte intensità grazie anche alla complicità delle perfette condizioni meteorologiche. Una splendida notte stellata, la cui aria frizzante ha annunciato l’arrivo dell’autunno, in cui il silenzio del bosco è stato interrotto solo dai richiami d’amore dei cervi maschi. Un’emozione forte che sarebbe stata sicuramente raddoppiata se anche i lupi avessero fatto sentire la loro voce stimolati dal wolf howling. Si tratta, in pratica, di diffondere attraverso un megafono la registrazione di un ululati lunghi poco più di un minuto da alcuni punti prescelti del crinale così da suscitare la risposta di branchi. Se nella notte di giovedì sono stati “lanciati” i vocalizzi corali di un branco, ieri sera è stato invece diffuso l’ululato singolo. Una modalità, questa, che affianca le altre tecniche volte a monitorare la presenza di questo affascinante animale che si rivela particolarmente efficace sia per valutare la presenza di cuccioli che per localizzare “rendez-vous” ovvero i luoghi in cui avviene lo svezzamento dei piccoli. «Sarà occasione - ha spiegato Marco Mencucci del Corpo forestale dello Stato - per stimare la presenza del lupo nel territorio. Dai dati in nostro possesso, in questo territorio dovrebbero esserci 9 branchi di cui 5 stabili all’interno del parco». Numeri, questi, che difficilmente sono destinati ad aumentare visto che «le nicchie biologiche sono sature e dunque non c’è spazio per altri inserimenti». Difficile però stabilire il numero esatto del re dei boschi. Ogni branco, infatti può essere composto da minimo di 3 ad un massimo di 8-9 esemplari. «Nel censimento del 2006-2007 - continua Mencucci - i lupi censiti erano 60 ma questo numero è suscettibile di variazione ogni anno».

 

 

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