Furti a raffica in casa, malviventi di ronda

Rimini

FORLÌ. Ha sorvegliato casa propria per quaranta giorni, rinunciando ad andare in ferie, consapevole di essere nel mirino dei ladri dopo una prima “visita” che aveva avuto tutti i connotati di un sopralluogo per capire se la preda fosse appetibile. Eppure sono bastate due ore di assenza, sabato scorso, e qualche chiacchiera in più con gli amici insieme alla moglie, per fare di un noto medico l’ennesima vittima di un saccheggio annunciato. Esempio eclatante di una situazione diventata insostenibile per una parte del quartiere Benefattori, Spazzoli, Campo di Marte, quella circoscritta alle vie Servadei, Samory e La Greca dove, negli ultimi tempi, i colpi messi a segno sono stati decine.

«In effetti tra i residenti serpeggia un diffuso senso di impotenza», ricorda il coordinatore del Quartiere, Antonio Fantini, al quale si sono rivolte numerose persone per raccontare furti e danni subiti a causa dei malviventi. E fioccano i racconti. Dal raid nella scuola dell’infanzia con vandalismi e danni, per prendere cibo e addirittura le macchinette fotografiche usate per ritrarre i bambini, al portone di ferro letteralmente abbattuto a colpi di mazza sui cardini; dal ghiaccio liquido usato per indebolire l’acciaio delle inferriate per poi tagliarle col flessibile, fino alla schiuma di poliuretano espanso, di solito usata nell’edilizia, per “soffocare” il suono della sirena d’allarme e procedere indisturbati.

«Come Comitato di quartiere - prosegue Fantini - abbiamo fatto varie segnalazioni e incontri sulla sicurezza con i rappresentanti delle forze dell’ordine ma in realtà, oltre ai consigli, le risorse sono quelle che sono e si fa fatica a presidiare capillarmente tutti i giorni il territorio». Il territorio che va da viale Bolognesi a via Cerchia è a carattere fortemente residenziale con tante persone anziane che restano per lungo tempo a casa. «Ma evidentemente - sottolinea il coordinatore - questo non basta, visto che i ladri approfittano anche dei brevi momenti di assenza, al punto che siamo convinti che per le strade stazionino vari basisti che informano i complici non appena un obiettivo diventa praticabile». Una idea originale potrebbe essere quella di invitare i residenti a restare nel quartiere per la passeggiata serale. «A quel punto uniremmo l’utile al dilettevole e avremmo qualche occhio in più».

 

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