Scientifico, l'appello arriva in Prefettura

Rimini

FORLÌ. «La forte preoccupazione e il grave disagio che il Liceo Scientifico “Fulcieri Di Calboli” sta vivendo per la carenza di aule è divenuta, nell’imminenza dell’avvio dell’anno scolastico, piena emergenza».

Nella complessa vicenda che vede l’istituto di via Aldo Moro denunciare l’impossibilità di accogliere, dal 15 settembre, tutti i 1.200 studenti iscritti alla scuola, per mancanza di aule (41 a fronte di 47 classi), spunta una lettera che il Comitato del liceo ha indirizzato direttamente al Prefetto di Forlì-Cesena.

Puzzle complicato. Un accorato appello, fin dalle primissime righe, a firma dalla preside Morena Mazzoni e della portavoce del comitato, Valentina Silvestri, per ribadire punto per punto il danno che apporterebbero i doppi turni di lezione, mattina e pomeriggio, alla scuola e agli allievi, invocando soluzioni alternative. «L’organizzazione dei doppi turni - prende posizione la commissione - avrà gravissime conseguenze per la sicurezza e la tutela dei minori, con rientri a casa in ore tardive, dopo le 19 o le 20, in stagione invernale, e potrà interferire con le attività pomeridiane extrascolastiche. Conseguenze per la città, inoltre, per la non concessione delle palestre nel pomeriggio agli esterni alla scuola. Si aggiunge il danno economico per i trasporti, che dovrebbero ampliare le corse scolastiche, l’implementazione delle spese per il riscaldamento, oltre che coinvolgere il personale del liceo in turni “strani” di almeno 12 ore giornaliere».

Regole rispettate. Uno scenario dipinto foscamente da evitare con ogni mezzo. «Tutto questo - solleva la missiva - nonostante una gestione delle iscrizioni in osservanza scrupolosa delle direttive del Miur, ricevendo nei tempi stabiliti le domande, e nell’attuazione del diritto allo studio sancito dalla Costituzione». Dopo dieci anni di non soluzioni al problema, il liceo sarebbe quindi l’unica realtà della provincia ad avere i doppi turni, senza contare che in passato la sofferenza di spazi li avrebbe già costretti a smantellare 4 laboratori e la biblioteca storica.

La proposta. La comunicazione risale al 20 agosto per tornare alla carica sulla strada del prestito dal vicino istituto tecnico “Saffi-Alberti”. «Ad oggi, in fase di emergenza totale e grave ritardo - avanza, infatti, il documento - si propone di prevedere almeno l’utilizzo di 4 o 5 aule nell’ala sud dell’Itg “Alberti”. Prospettiva che, pur mantenendo una turnazione mattutina in atto da già anni, contribuisce a evitare i doppi turni per ragazzi provenienti da tutto il comprensorio forlivese, comprese le zone del forese e di montagna. Tale soluzione (peraltro già bocciata dal presidente del Consiglio d’Istituto Ferdinando Carlo Benevento e dal preside Luigi Ascanio ndr) risulta essere una possibile via d’uscita viste le esigue risorse economiche dell’Amministrazione provinciale già destinate, in parte, alle spese di trasferimento dell’Itas-Ig“Saffi-Alberti”. Certi che sia pensiero comune che la scuola rappresenti la prima agenzia formativa della società confidiamo in risposte adeguate al fabbisogno degli alunni, credendo fermamente che solo attraverso la condivisione si possano raggiungere gli obiettivi comuni di equa ripartizione dei sacrifici, ancora più necessari in tempi di crisi come quelli attuali».

 

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