Morti sulle strade al minimo storico

Rimini

FORLÌ. Le morti in seguito a incidenti stradali hanno raggiunto il minimo storico nel 2013. Sono stati 21 i decessi, contro la media di 70 registrata negli anni Novanta. Magra consolazione per chi ha subìto un lutto, ma segno che il lavoro di prevenzione e sensibilizzazione sta dando i suoi frutti.

A comunicarlo è l’Asaps, Associazione sostenitori amici polizia stradale, con sede a Forlì. Uno studio basato su freddi numeri, gli unici in grado di fotografare il fenomeno. «Nella provincia di Forlì-Cesena si è raggiunti il record storico col minor numero di vittime della strada - illustra il presidente di Asaps, Giordano Biserni -: 21 in tutto, che sono sempre molte, ma in calo rispetto alle 32 del 2012 è del 34%. Se andiamo indietro nel tempo troviamo numeri da brivido. Negli anni ’90 nella nostra provincia la media dei decessi sull’asfalto era di 70 l’anno e il 1997 è stato l’anno horribilis con 79 lenzuoli bianchi stesi sulle strade del forlivese e cesenate. Nel primo decennio del terzo millennio la media è stata di 55 morti l’anno con punte di 68 nel 2001 e 75 nel 2002 per poi diminuire gradualmente fino alle 39 vittime del 2009. Il decennio partito nel 2010 vede un ulteriore assestamento della mortalità con ancora 39 vittime, che salgono a 45 nel 2011 per scendere poi a 32 nel 2012 e 21 nel 2013 con un secondo semestre straordinario, con sole 7 vittime».

Sembra più a rischio il territorio cesenate. «Infatti dei 21 incidenti mortali 8 sono avvenuti nell’area forlivese, 13 in quella cesenate - riprende Biserni - 17 di giorno e 4 di notte. In netta prevalenza gli uomini con 15 decessi, sono invece 6 le donne. Le fasce d’età non vedono vittime da 0 a 18 anni, sono 6 invece le vittime fra i 18 e i 30 anni, altre 6 da 30 a 65 anni e 9 oltre i 65, a dimostrazione di come gli anziani stiano diventando le prime vittime sull’asfalto. Il maggior numero di decessi si è contato sulle strade statali e provinciali con 10 morti, seguono le strade urbane con 8 vittime e le autostrade con 3».

La suddivisione per categoria di veicoli segnala 13 decessi fra i conducenti o trasportati su veicoli a 4 ruote, 3 vittime fra i ciclisti e 2 fra i motociclisti, un altro record positivo per questa categoria - «che ha sicuramente acquisito più autocoscienza» - tre invece i pedoni che hanno perso la vita.

«Certamente in questa declamazione di dati così positiva - conclude Biserni - si staglia l’ombra dei decessi dei forlivesi per incidenti stradali avvenuti fuori provincia che aggiungono altre 6 vittime nel conteggio. Su questo versante basta ricordarne uno per tutti: la tragedia delle due giovanissime Beatrice e Sara le ragazze di Forlimpopoli, scomparse un maledetto sabato notte di giugno, una vera sconfitta per chi si occupa di sicurezza stradale».

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