La centrale biogas non si farà

FRATTA TERME. Il biodigestore di Fratta Terme non si farà. La struttura che doveva sorgere a 3 chilometri dal centro della località termale resterà solo sulla carta.

Ieri il Comitato no al biogas di Fratta Terme ha comunicato che nella mattinata, la giunta provinciale presieduta dal presidente Massimo Bulbi, ha ufficializzato il parere negativo alla costruzione della struttura. Il parere negativo della Provincia di Forlì-Cesena risale al 6 maggio, data ultima in cui i privati che volevano realizzare l’opera avrebbero dovuto completare la consegna della documentazione prevista per avere l’autorizzazione a procedere. Gli stessi, invece, avevano chiesto di potere usufruire di una proroga, anche per aprire un confronto con il sindaco di Bertinoro, Nevio Zaccarelli, e il comitato stesso. Una dilazione del tempo di consegna che l’amministrazione provinciale ha scelto di non concedere, proprio per l’opposizione di tanti cittadini e del sindaco.

Il Comitato si è riunito lunedì sera, nel teatrino parrocchiale di Fratta Terme. Erano presenti circa 150 persone ed i referenti del gruppo hanno informato tutti sull’atteso epilogo che è andato in scena poi ieri mattina. La battaglia non è però ancora finita. Durante la serata sono state raccolte offerte (circa 3mila euro) fra i presenti per finanziare i professionisti (avvocati ed ingegneri) di cui si è avvalso il Comitato per dare informazioni sul biodigestore e avviare le azioni legali necessarie a scongiurarne la costruzione. L’impianto, infatti, produce energia elettrica, tramite la combustione di gas che vengono prodotti con la fermentazione di liquami o sfalci derivati dall’attività agricola. A non convincere sindaco e cittadini era la necessità di approvvigionare l’impianto con camion che avrebbero danneggiato la fragile rete viaria locale, oltre a non “sposarsi” con l’attività turistica frattese, oltre a temere i possibili cattivi odori o malfunzionamenti della centrale. La sottoscrizione continuerà al Bar Nadiani anche perché il Comitato vuole impegnarsi per chiedere al Comune un regolamento urbanistico edilizio che protegga località di pregio come Fratta Terme e per avviare un confronto con la Regione Emilia Romagna per comprendere come definire meglio i regolamenti che consentono la creazione di detti impianti.

 

 

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