Biogas, partono le diffide contro la centrale

FRATTA TERME. Centrale elettrica a biogas: partono una cinquantina di diffide alla Provincia di Forlì Cesena, mentre il Comitato “No biogas a Fratta Terme” elegge Simone Suzzi presidente. Come promesso nei giorni scorsi, il battagliero gruppo di cittadini, oltre 300 gli associati, si è incontrato per eleggere le proprie guide lunedì sera in un teatrino parrocchiale frattese strapieno. Durante la riunione sono stati eletti gli 11 rappresentanti del consiglio del Comitato, fra i quali figurano anche Francesco Casadei, consigliere del consiglio di zona, la consigliera provinciale Giovanna Parolari e Gian Marco Rossi, proprietario del Grand Hotel di Fratta Terme. I presenti hanno eletto Suzzi presidente del Comitato. Sempre in serata si sono preparate le prime 30 diffide private, ciascuna firmata da un cittadino differente, che sono state poi consegnate ieri mattina nella sede della Provincia di Forlì-Cesena, che ha il compito di autorizzare la costruzione della struttura. Altre 20 verranno consegnate questa mattina. Il testo, che presenta alcuni rilievi su presunte irregolarità o contraddizioni nelle concessioni che sarebbero state rilasciate al privato che vuole costruire la centrale, è stato inviato per conoscenza anche a: Ausl, Arpa, Gse (Gestore servizi energetici che eroga i fondi statali ai produttori di energia da fonti alternative), Regione Emilia Romagna, Corte dei conti, Procura, Carabinieri, Nucleo operativo ecologico e Guardia di Finanza. Tutt’oggi e giovedì mattina la sede della Pro loco resterà aperta per dare la possibilità a chiunque voglia di sottoscrivere altre diffide individuali.

La protesta si attuerà anche con un picchetto fissato per martedì prossimo, alle 21, fuori dalla Provincia di Forlì Cesena, durante la riunione di giunta. Lunedì sera hanno parlato anche due tecnici, Marco Alberghini e Piero Petroni, per illustrare i rischi connessi all’attività di impianti biodigestori (che fanno fermentare rifiuti vegetali o liquami) per creare biogas con cui produrre energia elettrica. Quello che non convince i cittadini non è tanto la struttura in se, ma la sua localizzazione a soli 3 chilometri dal centro di Fratta Terme, una località turistica, dotata di una viabilità che mal tollererebbe, anche secondo il sindaco Nevio Zaccarelli, il traffico pesante necessario per approvvigionare l’impianto.

 

 

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