Botti e animali: bollettino di guerra

 

FORLÌ. Due morti e oltre 20 dispersi. È un vero bollettino di guerra il bilancio dei cani terrorizzati dai fuochi d’artificio che sono stati sparati verso il cielo per salutare il nuovo anno. Numeri certamente parziali, poiché si riferiscono ai soli animali per i quali ci si è risvolti al canile comprensoriale forlivese, ma che devono fare riflettere. Nonostante le ordinanze di divieto e i consueti appelli lanciati dalle associazioni animaliste, molti forlivesi non hanno rinunciato ai botti che, con la loro assordante deflagrazione, puntualmente hanno provocato la fuga di molti animali in preda al panico.

I numeri. Degli oltre venti cani fuggiti da casa che sono stati segnalati alla struttura di via Bassetta, circa la metà sono stati fortunatamente restituiti nei giorni immediatamente successivi ai legittimi proprietari. Di altrettanti, purtroppo, non c’è ancora nessuna traccia. Una decina di famiglie aspettano dunque ancora di poter riabbracciare i loro Fido di cui, attualmente, si sono perse le tracce. Due cani, invece, sono stati letteralmente spaventati a morte. Sono stati infatti trovati, in due luoghi distinti, sul ciglio della strada senza vita. Non è chiaro se ad ucciderli sia stato l’impatto con una macchina che ha tragicamente fermato la loro folle corsa verso l’ignoto oppure se il loro cuore non abbia retto al terrore per i fuochi d’artificio. Un epilogo tragico che è stato condiviso anche da decine di altri animali come gatti, volatili e non solo.

I casi. Ad appesantire il bilancio delle vittime dei fuochi d’artificio sono, infatti, i selvatici, gli esotici e i domestici non convenzionali. «Considerando la fascia oraria compresa tra le 20 del 31 dicembre alle 12 del 1 gennaio – spiega Fabio Dall’Osso, medico veterinario che collabora con centro recupero fauna selvatica Otus della Lipu di Bologna referente per la Romagna – per quanto riguarda i selvatici, sono arrivate 32 segnalazioni di uccelli. Tutti questi animali presentavano segni di impatto contro edifici, vetrate o fili elettrici questo perché i volatili, terrorizzati dalle improvvise botte dei fuochi, tendono a partire a razzo e non vedendo molto, vanno a sbattere da qualche parte». Impatti che, nella maggior parte dei casi, hanno portato a fratture quali quelle di ali e zampe oppure a traumi cranici, agli occhi e alla colonna vertebrale.

Rapaci. «Oltre ai volatili più comuni, sono rimasti feriti anche rapaci diurni tra i quali 1 gheppio e 1 sparviero». I fuochi di Capodanno non hanno risparmiato nemmeno gli animali domestici non convenzionali e gli esotici che sono stati spaventati e feriti. «Mi hanno segnalato - prosegue Dall’Osso - il caso di una scimmia, una bertuccia, che nel Ferrarese a causa dei botti è venuto un infarto ed è morta. Stessa sorte è toccata a tre pappagalli, specie parrocchetti inseparabili, che a seguito del lancio di petardi sono stati trovati morti dentro la voliera».

Dispersi. Sono ancora dispersi, infine, due di quattro coniglietti nani che, terrorizzati dai boati, hanno rotto una parte della recinzione che delimitava il loro territorio in un giardino riuscendo così a scappare.

 

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui