A Forlì per il flash mop i cittadini ripuliscono la città

Forlì

FORLÌ. Prendersi cura della città con scope e palette. Ieri diversi cittadini in quartieri distinti del forlivese, con iniziative diverse, sono scesi in strada quasi contemporaneamente per pulire le strade sotto casa propria.

“Flash mop” in corso Mazzini

In particolare nella mattinata ad esordire è stata la neonata associazione “Idee in corso”, venuta alla luce in seguito al progetto “Il bello che non ti aspetti”, l’artefice di un singolare flash mob. Una trentina di persone tra residenti, commercianti e professionisti del corso, attraverso un flash mop (mop è un termine inglese che significa appunto pulire) sono entrati in azione con l’intento di ripulire, non solo simbolicamente, Corso Mazzini. «Il messaggio che vuole partire da Borgo San Pietro, e perché no allargarsi al resto della città, è che per migliorare la propria qualità della vita e di quella degli altri è necessario prendersi cura in prima persona di ciò che ci circonda e in particolare degli spazi pubblici – dice il presidente dell’associazione Enrico Samorì –. Tutti coloro che sono qui oggi ci hanno messo la faccia e lanciano un appello alla reciproca educazione, al rispetto di tutto e tutti, e alla costruzione di relazioni tra persone. Il flash mop, che ha ottenuto il patrocinio del Comune di Forlì e in particolare l’appoggio dell’assessorato per la sicurezza e il centro storico, si è articolato lungo corso Mazzini fino in Piazza Saffi, dove i partecipanti con tanto di palette e scope colorate hanno messo in scena una coreografia ideata dall’associazione culturale “Semi Interrati”. presenti l’assessore Marco Ravaioli e anche Raoul Mosconi che commenta: «Io sono entusiasta della nuova via che sta prendendo la partecipazione in città. Un modo innovativo, un cambio di mentalità che va oltre la denuncia e la lamentela e richiama la propria responsabilità a intervenire positivamente in prima persona».

Ambientalisti in strada

Se in Corso Mazzini è stato realizzato il primo flash mop cittadino, dall’altra parte della città, nel primo pomeriggio, alcuni volontari del Wwf insieme ad alcuni abitanti dei quartieri Romiti e Cava sono scesi in strada per ripulirla da cartacce, plastica e vetro. «L’idea è partita dal coordinatore della zona Maurizio Naldi con l’intento di sensibilizzare la cittadinanza – spiega Alberto Conti del Wwf –. È incredibile quanti rifiuti si raccolgano in poche centinaia di metri, con questa azione speriamo di dare un esempio a tutti. È importante che ci si prenda cura delle parti comuni e che i residenti guardino anche al di là della propria porta. Questa esperienza vorremmo che non fosse isolata, anzi che venisse recepita come una buona prassi e, perché no, possa coinvolgere in futuro anche associazioni di volontariato, tutte e non solo quelle legate all’ambiente: chi getta rifiuti compie un atto incivile, per questo motivo bisogna sensibilizzare la collettività». Ecco che allora una decina di cittadini volontari lungo la via Emilia fino a Porta Schiavonia con tutte le attrezzature del caso hanno trascorso un sabato pomeriggio a ripulire la propria strada dai rifiuti gettati a terra.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui