L’ultimo saluto al grande campione "Bibolo era un simbolo di Forlì"

Le parole
Prima del termine della funzione ha preso la parola l’assessora allo sport Sara Samorì che ha portato il cordoglio dell’Amministrazione. «Vittorio era un orgoglio per la città – ha detto – un grande esempio di civismo e anche un punto di riferimento per il mondo sportivo. Ha saputo tradurre questo esempio, che metteva nel calcio, nei valori quotidiani. Lo ringraziamo per il senso di appartenenza alla maglia del Forlì». Il presidente del Forlì calcio, Gianfranco Cappelli, ha posato sulla bara una sciarpa biancorossa a fianco di quella del Cesena». Ha poi preso la parola Franco Pardolesi, presidente del Club Forza Forlì e amico di Zanetti. «Vittorio è stato un simbolo per Forlì. Di lui era magnifica la sua semplicità. Era un leader. La sua eleganza lo seguiva in campo e fuori. Quando smise di giocare da professionista mi chiese di giocare per la mia squadra di amatori. Per me che l’avevo visto fare grandi giocate è stata un’emozione unica. Ha giocato con noi una decina di anni, anche oltre i 60 anni. E quando lo facevo uscire per riposare per qualche minuto durante le partite, lui mi diceva: “Allora tu non vuoi vincere”. Perchè amava vincere, ma lo faceva con rispetto e correttezza per compagni e avversari». Poi il fischio finale. Tra tanta commozione.