Distretto del mobile di Forlì, crescita record per le esportazioni

Forlì

FORLÌ. Boom di esportazioni per il distretto del mobile imbottito di Forlì. Tra il 2008 e il 2017 il mercato ha assistito ad un incremento del 18,2 per cento, confermato dal 9,2 per cento dei primi nove mesi del 2018. Sono i risultati emersi nell’indagine del Centro studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, presentato ieri mattina. La Francia a fare da traino, ma anche nuovi mercati come Stati Uniti, Cina e Corea, fanno dell’area di Forlì quella con il maggior incremento nell’export tra i dieci distretti del mobile presi in considerazione, che rappresentano il 60 per cento degli addetti del settore. A presentare i risultati sono stati ieri mattina Giovanni Foresti, della Direzione studi e ricerche Intesa Sanpaolo, e Tito Nocentini, direttore regionale Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo e Molise di Intesa Sanpaolo. Presi in considerazioni i distretti di: Livenza e quartiere del Piave (Treviso e Pordenone), Brianza, cucine di Pesaro, Murgia (Bari e Matera), Manzano (Udine), Bassanese (Vicenza), Bovolone (Verona), Alta Valle del Tevere (Perugia) e Quarrata (Pistoia). Oltre, appunto a Forlì, definito distretto di alta specializzazione nell’imbottito, con vasta gamma di modelli per privati e contract.

Il boom locale

Nella ricerca il distretto del mobile Forlì si presenta con 310 unità locali e 3.045 addetti, ed è il distretto che ha mostrato la performance migliore sui mercati esteri, riportando una crescita delle esportazioni pari al 18,2% tra il 2008 e il 2017, grazie al traino della Francia (90,6 milioni di euro il valore dell’export nel 2017, con una crescita di 10.5 milioni dal 2008) e all’ingresso in alcuni mercati lontani, come Stati Uniti (11,9 milioni nel 2017), Cina (5,5 milioni, ma con un’impennata di 4,6 milioni rispetto al 2008) e Corea (5,7 milioni di export nel 2017), a fianco di mercati come quello del regno Unito che ha avuto un valore di 7,6 milioni nel 2017, terzo per valori. Le imprese sono riuscite a rafforzare l’avanzo commerciale, salito a 155 milioni di euro nel 2018 (da 139 milioni nel 2008). La crescita di Forlì sui mercati esteri è proseguita nei primi nove mesi del 2018: il distretto si è infatti confermato il più dinamico nel panorama italiano, riportando un aumento tendenziale delle esportazioni pari al +9,2%, grazie al consolidamento sul mercato francese (+8,6 milioni di euro) e al balzo delle vendite in Cina (+2,3 milioni, crescita del 58 per cento) e Corea (+1,9 milioni di euro, + 53 per cento), saliti rispettivamente al terzo e al quinto posto nella classifica dei principali sbocchi commerciali del distretto.

Il futuro

Per continuare a crescere nel futuro la sfida sarà sviluppare l’e-commerce, in forte aumento sia sul mercato interno (acquisti online di arredamento in Italia saliti a quota 1.350 milioni di euro nel 2018; +44 per cento), sia all’estero (export italiano online del settore pari a 644 milioni di euro nel 2017). Va però affrontato il nodo dimensionale: solo un terzo degli addetti di Forlì lavora in imprese con più di 50 addetti. Solo le imprese di maggiori dimensioni, infatti, possono accedere con successo a mercati lontani e accrescere in tal modo il grado di diversificazione geografica dell’export. «In prospettiva la sfida della crescita passa per un ulteriore aumento della presenza sui mercati esteri. Da una nostra stima – ha spiegato Giovanni Foresti – emerge come nei prossimi cinque anni la domanda mondiale di mobili imbottiti e cucine registrerà un aumento pari a 3 miliardi di dollari, dei quali un terzo circa rappresentato da beni di alta qualità in cui risulta specializzata l’industria italiana. Stati Uniti, Cina, Canada, Francia e Svizzera sono i mercati a potenziale di crescita più elevato nel mobile imbottito, seguono Arabia Saudita, Danimarca, Corea e Svezia».

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