A Forlì crescono le nascite, cinque solo nelle prime ore dell’anno

Forlì

FORLI'. Mentre in tutta Italia le nascite sono in calo, a Forlì la tendenza quest’anno sembra essersi invertita, sia pure di pochissimo, e grazie alle mamme, provenienti da diverse regioni, che scelgono di partorire all’ospedale di Forlì.

Nascite in crescita

Fatto sta che nel 2018 all’ Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’ ospedale Morgagni- Pierantoni di Forlì, dalla scorsa primavera diretta dalla dottoressa Angela Bandini in attesa che venga nominato il nuovo primario, hanno visto la luce in 1.126 (11 neonati in più rispetto all’anno scorso), di cui 592 sono maschi e 534 femmine. Otto i parti gemellari.

Ultimi e primi nati

L’ultima nata del 2018 è arrivata alle 16.18 del 31 dicembre, pesa 3,920 Kg e si chiama Xintong Zheng e i suoi genitori sono di origine cinese. Il primo nato a Forlì del 2019 invece, è stato un bimbo, Lorenzo Monti, che è nato alle 5.37 di ieri e pesa 3,204 Kg, la famiglia è del quartiere San Benedetto. Dalla mezzanotte del 31 alle prime ore di ieri sono stati 5 i nati a Forlì: 3 maschi e 2 femmine. Se a battere tutti sul tempo è stato il piccolo Lorenzo Monti, subito dopo di lui è arrivato Learco Sgreccia, alle 5.53, di San Martino in Villafranca, chiamato così onore del ciclista Learco Guerra campione degli anni Trenta. Lucio Marrone è il terzo, i genitori sono di Faenza; quarta nata la prima femmina del 2019 Emilia Marisca, alle 9.11 e la quinta è stata Bianca Maria Caponetto, alle 12.45.

Saluti ufficiali

A Forlì è consuetudine che il sindaco o un assessore porgano i saluti a primi e ultimi nati dell’anno all’ospedale cittadino. Il sindaco Davide Drei non ha mai mancato l’appuntamento in questi anni, con lui anche l’assessore Raoul Mosconi. Ma ieri a loro si è aggiunto, cosa inusuale, anche il deputato della Lega nord che è anche sottosegretario alla giustizia Jacopo Morrone, peraltro figlio della stessa primaria facente funzioni del reparto, Angela Bandini. Morrone nell’occasione ha inteso mandare un messaggio politico: «Cinque nascite nel primo giorno del 2019 sono un buon auspicio. C’è infatti un grave allarme “culle vuote” che il Governo vuole invertire, mettendo al centro le politiche a sostegno della natalità e delle famiglie con interventi strutturali e culturali».

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