A Forlì le piste ciclabili raddoppieranno. Cresce la mobilità sostenibile
Prossimi passi
«Con il Pums si punta a raddoppiare la rete ciclabile nei prossimi dieci anni e con azioni mirate a incentivare gli spostamenti in bicicletta – dice l’assessore alla mobilità, Marco Ravaioli –. Dalla Regione, e sono già a bilancio, sono arrivati 700mila euro. Il fatto è che per accedere ai bandi futuri che consentono di reperire i finanziamenti necessari a realizzare altre opere è prima necessario approvare il Pums, altrimenti si rischia di rimanere fuori dai giochi».
Le novità
Il primo passo, quello già messo in previsione di bilancio, è la realizzazione di tre piste ciclabili: in via Bertini, via Corridoni e via della Rocca ed infine in via Correcchio. «Per quanto riguarda le prime due siamo in fase di assegnare l’appalto per i lavori, che poi partiranno a breve – prosegue l’assessore –. Mentre per via Correcchio tutto è pronto per l’anno nuovo». Altre tre infrastrutture sono in cantiere, tre piste ciclabili sono in progetto per via del Canale, via Cervese e via Decio Raggi. «Si tratta di opere la cui realizzazione ammonterà a circa 1 milione di euro l’una, per cui è importante approvare il Pums proprio per accedere ai bandi regionali e ottenere finanziamenti – afferma Ravaioli –. Per realizzare queste opere serve anche un progetto esecutivo da presentare, per questo finalmente abbiamo appaltato le progettazioni».
Il noleggio
Non solo, dal 2012 è stato avviato il servizio di bike sharing (noleggio bici) che inizialmente era composto da sette postazioni per arrivare alle 11 di oggi localizzate per lo più nel centro storico, ad esclusione di quelle nei pressi della stazione ferroviaria e dell’ospedale. Undici punti di bike sharing per un totale di 150 postazioni e una settantina di biciclette per garantire una migliore mobilità lenta. «Quello adottato dal Comune di Forlì è un sistema aperta – conclude il funzionario di Forlì Mobilità Integrata, Stefano Spazzoli –, per cui le postazioni sono sempre occupate per il 40 per cento. Questo perchè chi usufruisce del servizio può prelevare la bicicletta in un punto e restituirla in un altro. In un anno i prelievi sono circa 17mila».