Incidentalità stradale: Forlì al primo posto in Italia

Forlì

FORLÌ. Triste primato per Forlì. Secondo lo studio Euromobility sulla mobilità sostenibile nelle principali 50 città italiane, realizzato da Omsi, Osservatorio mobilità sostenibile in Italia. La classifica evidenzia Forlì, con 9,35 incidenti ogni 1.000 abitanti, anche nel 2017 la città con la maggiore incidentalità, seguita da Bergamo (7,64) e Genova (7,38). Aspetto positivo della gratuatoria e che Forlì rientra tra le 23 città che rientrano nel valore limite annuale del biossido di azoto.

Le proposte

Un dato, quello sull’incidentalità, che fa alzare la testa al Movimento 5 Stelle: «Il Piano urbano del traffico – dicono Daniele Vergini e Simone Benini, consiglieri del M5S per il Comune di Forlì – obbligatorio per legge per le città sopra i 30mila abitanti, il Comune non lo ha mai voluto realizzare, nonostante le nostre continue sollecitazioni. L’ultimo risale al 2007 e dal 2010 non viene più aggiornato. Ed è proprio questo strumento che il M5S indicherà come prima proposta del programma elettorale sui trasporti. E’ necessario, poi, il potenziamento del trasporto pubblico urbano: non dimentichiamo che gli studenti per raggiungere le scuole cittadine sono spesso costretti a viaggiare sui bus, stretti come sardine. Pensiamo anche a forme di trasporto pubblico gratuito per particolari tratte dei bus e a tariffe agevolate per categorie particolari, come i lavoratori del centro storico (e in questo caso sono previste più fermate in centro). Ed i bus saranno dotati del servizio pedane di salita e discesa per i diversamente abili, che rientrano nel nostro piano cittadino di rimozione delle barriere architettoniche. Ma anche il trasporto “dolce”, quello cioè su bicicletta, avrà voce in capitolo nel nostro programma. Prevediamo, infatti, di investire molto sulla sicurezza delle piste ciclabili e sull’interconnessione di tutti i pezzi dell’attuale rete ciclabile. E non basta: il sistema bike sharing (bicicletta condivisa) sarà reso più pratico e semplice attraverso l’utilizzo di un’applicazione per smartphone e con la possibilità di lasciare la bicicletta ovunque e non solo in specifiche “stazioni”. Prevediamo, inoltre, di limitare l’ingresso dei mezzi pesanti in centro e nelle zone sensibili come le scuole, ascoltando il campanello d’allarme sollevato dai residenti del quartiere Cava con una petizione. Intendiamo poi razionalizzare i parcheggi cittadini, lasciandone inalterato il numero totale, ma valutando la fattibilità di parcheggi sopraelevati o sotterranei “a silos” per liberare le vie del centro. E ancora, in un’ottica di maggiore sicurezza, prevediamo di installare su tutte le strade comunali a rischio dei guard rail “salva-motociclisti”, che azzerino l’effetto ghigliottina. E nell’ambito delle nuove tecnologie stiamo studiando il ripristino del collegamento dell’ospedale “Morgagni-Pierantoni” con il parcheggio tramite nastro trasportatore o servizio navetta con veicolo senza conducente. Infine, per quanto riguarda l’aeroporto supporteremo la nuova “cordata” che ha vinto il bando dell’Enac, ma a costo zero per le casse comunali perché fin troppi soldi dei cittadini forlivesi si sono già stati persi nel buco nero del fallimento Seaf.

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