Corteo di Predappio, l'Anpi presenta denuncia: "E' apologia di fascismo"

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PREDAPPIO. La presidente dell'Anpi nazionale Carla Nespolo ha presentato oggi l'annunciata denuncia  per apologia di fascismo, istigazione all'odio razziale, contro la manifestazione del 28 ottobre scorso a Predappio. Querela specifica anche nei confronti di Selene Ticchi, la militante di Forza Nuova che indossava la maglietta Auschwitzland.
L'associazione, che aveva chiesto di vietare la manifestazione, ha corredato la denuncia di tutto il materiale fotografico e video raccolto e analizzato. La marcia secondo l'Anpi "ha rappresentato l'occasione per una rievocazione criminale del fascismo: dalle divise al saluto romano, è stato tutto un celebrare il ventennio, in spregio della barbarie che esso ha rappresentato". Si legge nella stessa denuncia presentata alla Procura di Forlì: "Se la manifestazione è stata di per sé inquietante, particolarmente gravi sono apparsi due episodi. Durante il raduno è stato portato a celebrare Mussolini un ragazzino, evidentemente incoraggiato dalla madre ad indossare la divisa dei Balilla e che ripeteva ossessivamente quanto la mamma andava dicendo ai cronisti. Segnale inequivocabile del fatto che, in un momento di completa perdita dei valori, anche la gioventù è educata all’odio. Non meno terrificante l’immagine di Selene Ticchi D’Urso, candidata nel 2017 a Budrio quale sindaco, che alla celebrazione di Predappio indossava una maglietta con la scritta “Aushwitzland”: l’interessata, che peraltro non era la sola ad esibire quella disgustosa figura,  ha ironizzato sul fatto che si trattasse di una scelta mossa da humor nero. E, invece, trattasi chiaramente di una sprezzante istigazione all’odio razziale, peraltro in un momento pericolosissimo di forte tensione sociale. Insomma, l’ennesimo corteo di camerati in camicia nera che espongono simboli dell’odio (svastiche, fasci littori o celtica) e porgono, con fare osannante, il saluto romano al sacrario di Benito Mussolini, unito agli episodi più compiutamente sopra descritti, rappresenta una evidente violazione della XII disposizione di attuazione della Carta costituzionale che vieta la ricostruzione del partito fascista. La legge Scelba e la legge Mancino sanzionano l’apologia del fascismo quando apologia vuol dire esaltazione del regime, esaltazione dei principi, delle figure che al fascismo hanno fatto riferimento. L’art. 4 l. 20 giugno 1952, n. 645, infatti, punisce "chi pubblicamente esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo. La manifestazione che si è svolta a Predappio il 28 ottobre 2018 è senza dubbio alcuno apologia del fascismo"".

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