"Auschwitz denuncerà la militante di Predappio". Fascicolo al vaglio della Procura

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PREDAPPIO. «Il museo di Auschwitz denuncerà la militante di Forza nuova e lo stesso faremo noi in Italia». Lo ha annunciato via Facebook il parlamentare forlivese del Pd Marco Di Maio che in questi giorni si trova proprio in visita al campo di sterminio con altri parlamentari.

Denuncia annunciata

«Mentre assieme ad alcuni colleghi stiamo visitando Auschwitz, apprendiamo la decisione del museo di denunciare l’esponente di un movimento neofascista che domenica a Predappio ha esibito quella maglietta orripilante che raffigura il campo di sterminio come un parco giochi – fa sapere Marco Di Maio –. Con Emanuele Fiano presenteremo analoga denuncia anche in Italia. Ci sono comportamenti che non rientrano tra le opinioni, ma sono semplicemente reati». Anche l’Anpi nazionale, come aveva annunciata nel pomeriggio stesso della manifestazione, sta vagliando foto e filmati girati per procedere eventualmente a querela.

Procura al lavoro

Al contempo sono in corso le valutazioni di quanto successo da parte dell’autorità giudiziaria che ha già ricevuto un dettagliato report da parte della Questura. La documentazione era già stata prodotta anche nelle passate edizioni della manifestazione di commemorazione della Marcia su Roma, senza che, almeno negli ultimi anni, ne sortissero provvedimenti di sorta. Se siano quindi ravvisabili violazioni delle leggi in vigore da parte di singoli partecipanti o degli organizzatori, nel qual caso la Procura potrebbe procedere d’ufficio, lo si saprà nei prossimi giorni.

L’Anpi al sindaco

«Della manifestazione fascista di Predappio va vietato tutto, perché tutto è indecente e tutto è in contrasto con la legislazione vigente e l’ordinamento costituzionale. Non basta fare della militante di Forza nuova un capro espiatorio. Quella maglietta è solo la punta dell’iceberg». L’Anpi forlivese e provinciale torna con decisione sulla manifestazione di domenica scorsa, mantenendo la propria posizione e rispondendo anche ad alcune dichiarazioni del primo cittadino Giorgio Frassineti. «Il sindaco di Predappio eviti il teatrino, visto che lui, il teatro, ce l’aveva negato» dice l’Anpi che si dichiara dispiaciuta di leggere gli attacchi da parte di Frassineti all’associazione.

Il sindaco, infatti, che alla manifestazione di “Cantiamogliele” si era presentato solo alle note finali lamentandosi, poi, che non lo avessero fatto parlare sul palco, a giornata finita aveva pubblicato sul proprio profilo Facebook un messaggio ambiguo, a suo stesso dire diretto all’ex presidente della Regione Vasco Errani, presente a Predappio domenica. «Avevamo voluto evitare una polemica sulla nostra iniziativa volta semplicemente, è bene ricordarlo, a “dissequestrare” la giornata del 28 ottobre a Predappio dall’associazione con il lugubre ricordo del regime fascista, trasformandola invece in una occasione di festa per la liberazione della città».

Come aveva riportato il “Corriere”, infatti, la sala del teatro era stata inizialmente negata dal sindaco all’Anpi, in quanto già occupata per uno spettacolo. Poi improvvisamente tutto era cambiato. «Durante lo svolgimento dell’evento del 28, ci siamo impegnati a tutelare il sindaco da ogni forma di contestazione che potesse essergli rivolta da numerosi fra i presenti, offesi e sconcertati dai suoi pronunciamenti ingenerosi verso l’Anpi». Lo stesso sindaco Frassineti, del quale l’Anpi non ha condiviso il progetto per la creazione di un centro studi-museo sul fascismo a Predappio, aveva infatti criticato pubblicamente l’associazione interrogandosi sulla sua attualità e peso. La richiesta di poter intervenire in teatro, conferma l’Anpi, è stata fatta all’ultimo momento, del resto il sindaco è arrivato a pochi minuti dallo scoccare delle 19, quando cioè suonavano le ultime note dei cori e il corteo si preparava a partire alla volta del circolo Arci per la “tagliatella antifascista”. «Il primo cittadino di Predappio ci sia grato per la brutta figura evitata, peraltro, se avessimo voluto escluderlo, non l’avremmo fatto sedere con noi a mangiare, nonostante la mancata prenotazione obbligatoria, anche alla cena» conclude caustica l’Anpi. Ma la parte sostanziosa del discorso è che l’Associazione dei partigiani contesta a Frassineti «l’assenza di una ferma, netta e dura condanna di ogni forma di apologia del passato regime, ci pare una abdicazione e una rinuncia all’antifascismo militante, che tanti predappiesi hanno esercitato e esercitano».

Tagliatelle e polemiche

Anche la “tagliatella antifascista” poi è stata oggetto di una polemica sollevata da un altro primo cittadino del Pd, la sindaca di Castrocaro Marianna Tonellato, come riportato nei giorni scorsi dal “Corriere”. «Spiace che un’altra sindaca confonda una banale cena con la tagliatella antifascista. Il riferimento culturale c’è, ed è fortissimo, nel ricordo dell’enorme banchetto, a base di pastasciutta, offerto, all’indomani del 25 luglio, da papà Cervi, per festeggiare la caduta del fascismo con i compaesani. Invitiamo la sindaca a documentarsi e ad unirsi a noi per la “tagliatellata” che, possiamo già assicurarlo, faremo a Predappio anche l’anno prossimo, di modo che possa constatare di persona il valore culturale della iniziativa e la sua importanza come momento di partecipazione democratica ed espressione di civismo nel solco dei valori costituzionali. Peraltro ci pare un errore politico grave sminuire un evento locale ha visto la presenza di oltre 300 persone in teatro, tra cui parlamentari del Pd (Andrea De Maria, ndr) e di Leu (Vasco Errani, ndr), e che ha riunito 236 commensali antifascisti».

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