Detenuto aggredisce e ferisce due agenti in carcere a Forlì

Forlì

FORLÌ. Agenti della polizia penitenziaria aggrediti in carcere a Forlì. Ancora da chiarire la dinamica dell'episodio che è stato denunciato in serata dalla Cgil.  Gli agenti avrebbero  ercato di fermare il detenuto che stava cercando di compiere gesti di autolesionismo restando così  feriti. Dopo l'episodio sono stati medicati al pronto soccorso. Per loro la prognosi  è di 15 e 30 giorni. Dura la presa di posizione della Cgil. "La FP CGIL da tempo sta denunciando che all’interno delle strutture penitenziarie avvengono aggressioni nei confronti degli operatori penitenziari con cadenza quasi giornaliera. E’ assolutamente indispensabile che l’amministrazione penitenziaria sia a livello centrale sia a livello regionale, intervenga con fermezza affinché simili episodi non accadano più. Il fenomeno delle aggressioni - denuncia il sindacato - è di particolare gravità, perché umilia gli operatori penitenziari-poliziotti, personale civile e sanitario, perché la violenza comporta stress da lavoro correlato. Per questo diciamo basta! Non è più tollerabile che la Polizia Penitenziaria e tutti gli operatori subiscano continue aggressioni. Per la casa circondariale di Forlì è necessaria una nuova organizzazione del lavoro, che preveda soluzioni che possano arginare il triste fenomeno delle aggressioni, prevedendo un lavoro sinergico tra tutte le professionalità che prestano attività lavorativa all’interno della struttura penitenziaria. In più occasioni la FPCGIL ha chiesto all’amministrazione penitenziaria, alle istituzioni e alla politica, di poter accelerare la fine dei lavori del nuovo istituto penitenziario, perché l’attuale struttura è datata e non idonea a soddisfare le nuove metodologie di vigilanza dei detenuti, scelte dall’amministrazione penitenziaria (aperture per almeno 8 ore giornaliere delle camere di pernottamento, vigilanza dinamica)".

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