Tenta di nascondere la droga in bocca all'arrivo dei carabinieri: un arresto a Forlì

Forlì

FORLI'. Continuano senza sosta le attività di repressione del traffico di sostanze stupefacenti svolte dai carabinieri della Compagnia di Forlì, che continuano a tenere sotto pressione il mondo dello spaccio. Nel primo pomeriggio di ieri, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, impegnati in un servizio perlustrativo con vettura civetta, finalizzato alla prevenzione e repressione del traffico di sostanze stupefacenti, notavano i movimenti sospetti di un pregiudicato, conosciuto nel mondo dello spaccio di stupefacenti, che percorreva a piedi viale Matteotti. I militari decidevano di seguirlo e, poco dopo, notavano che questi entrava all’interno di una abitazione, luogo anche questo conosciuto agli operanti poiché occupato da persone dedite all’uso di sostanze stupefacenti. I militari decidevano di fare un’irruzione all’interno dell’appartamento, sorprendendo il soggetto che stavano monitorando, insieme a due ragazzi che si trovavano in casa. Quando i carabinieri sono entrati una ragazza stava assumendo eroina che poco prima aveva ricevuto dal pusher. Nelle fasi del controllo, i militari si accorgevano che il giovane che era seguito e visto entrare nell’appartamento, si esprimeva con difficoltà alle domande rivolte dagli operanti, nel maldestro tentativo di celare nel cavo orale un involucro contenente circa 6 grammi di eroina, recuperato e sottoposto a sequestro. La perquisizione eseguita consentiva inoltre di rinvenire un ulteriore involucro di 5 grammi della stessa sostanza, che era stato gettato in un cestino dei rifiuti, nonché un bilancino di precisione e la somma contante di 135 euro in banconote di vario taglio, ritenuto il provento dell’attività di spaccio. La sostanza stupefacente ed il denaro venivano sequestrati. Condotto negli uffici del Comando di Corso Mazzini, lo spacciatore (un cittadino italiano, anni 38, disoccupato), veniva arrestato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Questa mattina, a seguito dell’udienza di convalida dell’arresto, il giudice, su richiesta della Procura della Repubblica, convalidava l’arresto ed applicava la misura cautelare dell’obbligo di dimora nelle ore serali. 

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