Aggressione in carcere a Forlì. Ferite due guardie penitenziarie

Forlì

FORLI'. A denunciare quella che viene definita «l’ennesima aggressione» al personale di polizia penitenziaria, avvenuta da parte di un detenuto nel carcere di Forlì, sono due sindacati: l’Ugl e quello autonomo Osapp.

Il fatto

Questa la ricostruzione dell’episodio fatta dai sindacati. Giovedì sera, un detenuto, straniero e con cittadinanza italiana, durante un trasferimento in infermeria per un malore avrebbe cercato di aggredire il medico di guardia e i due agenti della polizia per difendere quest’ultimo si sarebbero frapposti. I due uomini delle forze dell’ordine, in seguito al contatto violento, hanno dovuto fare ricorso al pronto soccorso e sono stati dichiarati guaribili rispettivamente in uno e quattro giorni. «Questa volta – denuncia Filippo Lo Giudice, segretario dell’Ugl di Forlì-Cesena-Rimini e Ravenna – s’è passato il limite. Riteniamo questo comportamento violento inaccettabile e chiediamo si prendano seri provvedimenti».

Le richieste

Lo stesso sindacato fa appello alle istituzioni preposte, al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del ministero della giustizia, e al governo: «Si deve velocizzare a tutti i costi il trasferimento dei detenuti, per poter liberare finalmente lo splendido complesso architettonico della Rocca e riassegnarlo come bene pubblico alla città». Insiste Filippo lo Giudice. Per parte sua il vicesegretario regionale del sindacato autonomo Osapp, Claudio Caruso, si chiede se «quanto accaduto fosse stato evitabile?» e «quali sono le contromisure che l’amministrazione penitenziaria adotterà a tutela dei propri dipendenti e del personale?». Nonostante diversi tentativi ieri non è stato possibile contattare la direzione.

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